Gli Stati Uniti riaprono l’ambasciata a Kiev. Mosca “ammette” difficoltà: «Ma andremo avanti»

19 Mag 2022 8:27 - di Mia Fenice
Usa

Gli Usa hanno riaperto l’ambasciata a Kiev, che avevano chiuso prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio scorso. E Mosca, che ha deciso di espellere 24 diplomatici italiani, 34 francesi e 27 spagnoli, ha ammesso di avere difficoltà nella guerra contro l’Ucraina.

Riaperta l’ambasciata Usa a Kiev

Ad annunciare la riapertura dell’ambasciata Usa è stato il dipartimento di Stato americano. «La bandiera stelle e strisce sventola di nuovo sull’ambasciata a Kiev. Posso annunciare che abbiamo ufficialmente ripreso le operazioni dell’ambasciata nella capitale ucraina. Siamo orgogliosi del governo e del popolo ucraino mentre difendono coraggiosamente il loro paese dalla brutale invasione di Putin. Gloria all’Ucraina». Così in un tweet il segretario di Stato americano Antony Blinken.

La Russia ammette difficoltà: “Ma andremo avanti”

La Russia ammette “difficoltà” in Ucraina. La parola è entrata a tutti gli effetti nel discorso pubblico. «Malgrado le difficoltà, l’operazione militare speciale andrà avanti fino alla fine», ha dichiarato il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo, Rashid Nurgaliyev. Ribadendo gli obiettivi prefissati da Mosca, la “demilitarizzazione e denazificazione” dell’Ucraina e la protezione delle due autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.

«La situazione per noi peggiorerà», ha affermato, in un intervento nel talk show di Olga Skabeyeva del canale televisivo Rossiya 1, il commentatore specializzato in questioni di difesa, Mikhail Khodaryonok dopo aver riconosciuto che, «considerando le cose nel loro complesso, dobbiamo tenere conto, nei nostri calcoli strategici, che le forze armate ucraine possono armare un milione di persone, che, grazie agli aiuti europei, un milione di ucraini armati è una realtà del futuro molto prossimo».

Usa, Biden: «Andrò in Turchia ma andrà tutto bene»

«Non andrò in Turchia, ma penso che andrà tutto bene». Lo ha detto ieri sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un riferimento alle riserve di Ankara per l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Parlando con i giornalisti, Biden ha ricordato: «Mesi fa ho ricevuto una telefonata del presidente finlandese, che voleva venire da me e vedermi, l’ho visto, mi ha detto quello che pensava. E ho ricevuto una telefonata dei leader di Svezia e Finlandia, che vedrò domani. Penso che sarà tutto ok».

Successi dell’esercito ucraino nella regione intorno a Kharkiv

Sul fronte della guerra, l’esercito ucraino ha riportato nuovi successi nella regione intorno a Kharkiv. Lo ha annunciato lo Stato maggiore di Kiev, secondo cui i militari hanno liberato il villaggio di Dementievka, nei pressi del confine russo, mentre combattimenti sono in corso nei pressi del villaggio di Dovhenke, circa 25 chilometri da Slovyansk.

Lo Stato maggiore ha anche riferito di pesanti combattimenti nei pressi delle città di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e vicino a Sievierodonetsk, nella regione di Luhansk, dove è intervenuta l’Aeronautica russa a sostegno delle forze di terra con bombardamenti massicci, senza, secondo Kiev, ottenere avanzamenti significativi.

L’intelligence di Kiev: sempre più soldati russi rifiutano di combattere

Per l’intelligence di Kiev, cresce il numero di soldati russi che rifiuta di combattere in Ucraina. In un post sul suo canale Telegram, afferma che diverse unità del 70mo Reggimento delle Guardie motorizzato hanno rifiutato apertamente di prendere parte alle operazioni e hanno chiesto di tornare nelle aree dove erano dispiegate.

Secondo l’intelligence, i comandanti starebbero facendo di tutto per nascondere questi casi di disobbedienza, con gli elementi meno cooperativi «inviati nelle zone più pericolose in prima linea nella speranza che siano uccisi presto».

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