Gassmann terrorizzato dagli spettatori senza mascherine: “Vanno tenute dopo il 15 giugno”

13 Mag 2022 20:17 - di Guido Liberati
Alessandro Gassmann, mascherine

“Questo maledetto Covid ancora circola, quindi penso che sia giusto mantenere ancora al chiuso le mascherine e anzi, penso sia sbagliato toglierle dalle sale dal 15 giugno”: ne è convinto Alessandro Gassman, parlando a margine di un festival cinematografico.

“Non è che il Covid ‘smette’ all’improvviso”, dice all’Adnkronos l’attore e regista figlio d’arte.  L’attore romano torna sul tema delle mascherine, che dalle sale cinematografiche -secondo le attuali disposizioni del Governo- non sono state ancora eliminate e saranno obbligatorie fino al 15 giugno. E lo fa ospite in questi giorni del ‘Riviera International Film Festival’, in corso a Sestri Levante, che è il primo festival di cinema a tornare totalmente in presenza.

“Io sono sempre stato molto rigido da una vita sulle mascherine – spiega Gassmann – anche perché seguo quello che dicono gli scienziati che se ne occupano e sanno il fatto loro, hanno studiato per questo”. D’estate, osserva Gassmann, “possiamo fare ciò che vogliamo, andare al ristorante, vedere i film all’aperto senza mascherina, ma dobbiamo comportarci con responsabilità e di stare in sicurezza, in modo da continuare ad avere le stesse libertà anche in autunno”.

Intanto crollano gli incassi (-48%) nell’ultimo weekend. «In sala che stai fermo la mascherina è obbligatoria, in un negozio che ti muovi no, che senso», insorgono gli esercenti. Mantenere l’obbligo delle mascherine è una «misura priva di senso: la fruizione del cinema è statica e in ambienti vasti e ampiamente aerati», afferma Simone Gialdini, direttore generale Anec, associazione nazionale degli esercenti delle sale cinematografiche.

C’è da aggiungere che l’Italia rappresenta un’eccezione in tutta Europa: anche senza considerare i posti di lavoro privati, l’obbligo della mascherina è infatti quello più esteso, essendo previsto in cinema, teatri, concerti, palazzetti dello sport e competizioni sportive al chiuso. Unico caso in Europa e pressoché unico al mondo. Con quali risultati?

Come riporta un report di Pagella Politica Paesi dove oggi non c’è più l’obbligo di mascherina, non si sta assistendo a una forte ripresa dei contagi da coronavirus. Per esempio, nel Regno Unito ci sono in media ogni giorno 160 contagi per milione di abitanti, mentre in Italia 780. Le curve dei casi dei due Paesi sono state molto simili negli ultimi mesi, ma da fine marzo nel Regno Unito i casi sono scesi rapidamente, mentre in Italia, con le mascherine obbligatorie, no: qualcuno lo dica a Gassmann.

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