Furti e selfie tra le macerie di Rigopiano: presi due giovani. L’ira su Fb del papà di una delle 29 vittime
Hanno rubato tre giochi da tavolo tra le macerie dell’Hotel Rigopiano a Farindola (Pescara), ma sono stati intercettati e bloccati dai carabinieri forestali della stazione Parco di Farindola. I due giovani, una coppia, sono stati identificati e arrestati, in collaborazione con i militari della stazione Parco di Castelli (Te) e della stazione di Penne, per furto aggravato in concorso, oltre ad essere stati denunciati per violazione di sigilli.
L’area dove si verificò la tragedia il 18 gennaio 2017, con l’albergo trascinato e devastato dalla valanga, che fece 29 vittime, è tuttora sotto sequestro. E’ stato il comandante della stazione carabinieri Parco di Farindola, libero dal servizio e in abiti civili che, transitando in quella zona, ha notato e bloccato i due ladri che si aggiravano nei pressi dei resti del resort. Si tratta di un 22enne di Arsita (Teramo) e della sua compagna, 23 anni, della Provincia di Potenza.
La rabbia di Alessio Feniello, che a Rigopiano ha perso un figlio di 28 anni
I militari hanno accertato che i due, dopo essersi introdotti nella recinzione dove ci sono i sigilli, provvista di un circuito di videosorveglianza, hanno rovistato tra gli oggetti presenti nella sala biliardo asportando giochi, per poi scattarsi foto per immortalare il momento. Per la coppia sono scattate le manette e dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza della compagnia carabinieri di Penne, è finita in tribunale a Pescara per sostenere l’udienza di convalida.
“Ritengo sia un gesto deprecabile e di assoluta bassezza d’animo, irrispettoso nei confronti di coloro che sono morti nella tragedia, della loro memoria e delle tante famiglie che stanno lottando da anni per avere giustizia, e che tra quelle macerie violate cercano ancora risposte”. Così in un post su Facebook, Alessio Feniello, papà di Stefano, morto a 28 anni nella tragedia di Rigopiano.