Fitto incalza Draghi: “Il Pnrr va cambiato, non c’era ancora la guerra”. Ma il premier nega l’evidenza
Il Pnrr “è già vecchio” e andrebbe rivisto, come proposto da Giorgia Meloni: Così il copresidente del gruppo Ecr-FdI, Raffaele Fitto durante il dibattito a Strasburgo. con il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.
“Le sanzioni adottate e la cooperazione ritrovata con i nostri tradizionali partner dell’Alleanza atlantica – ha detto Fitto nel suo intervento – rappresentano un segnale chiaro del sostegno europeo all’Ucraina e al suo popolo, ma soprattutto testimoniano l’impegno in difesa di quei valori di libertà, indipendenza e democrazia che sono le fondamenta delle nostre società. Azioni e comportamenti rispetto ai quali noi Conservatori qui in Europa, ma anche in Italia attraverso Fratelli d’Italia e il suo presidente, Giorgia Meloni, non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno serio e responsabile”.
Fitto a Draghi: “Usi la sua autorevolezza per rivedere il Pnrr”
Tuttavia, ha proseguito il copresidente del gruppo Ecr-FdI, “questo conflitto ha messo in evidenza le debolezze e le vulnerabilità dell’attuale Unione in campo di difesa, sicurezza, energia e sistema produttivo industriale, che sono il risultato di scelte e politiche sbagliate sulle quali occorrerà fare alcune riflessioni e una seria autocritica prima di parlare del futuro. Presidente Draghi le facciamo due proposte: la prima è quella di pensare a un fondo di compensazione per le aziende europee e italiane a seguito delle sanzioni. La seconda riguarda il fatto che l’Italia è il principale beneficiario del Next Generation Eu e credo che questo conflitto ci debba far riflettere anche su questo strumento, che abbiamo fortemente sostenuto per favorire la ripresa post pandemia, ma che rischia di essere un’occasione sprecata se pensiamo di utilizzare queste risorse con la logica del passato, considerando i tempi e le modalità di spesa e che molte di queste risorse sono debito che dovranno ripagare le future generazioni. Per questo come Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno già fatto a livello nazionale, anche noi qui come Conservatori le chiediamo di utilizzare la sua autorevolezza e la sua credibilità in Europa per chiedere alla Commissione di rivedere obiettivi e priorità del Piano che rispetto ad un anno fa sono totalmente cambiati”.
Il premier nega, arriva la controreplica del copresidente del gruppo Ecr-FdI
“Prima di parlare di modifiche del Pnrr, facciamolo funzionare. Non è vecchio, non è per niente vecchio”. Così Draghi ha risposto, nelle repliche in plenaria, all’intervento di Fitto. Il premier, tuttavia, ha aperto all’eventualità di apportare “alcune modifiche in alcuni punti, in alcuni settori”, ma “non si parli di rivoluzione del Pnrr”. La controreplica dello stesso Fitto non si è fatta attendere: “Draghi dice che il Pnrr non è vecchio? Risposta sbagliata. E’ uno strumento previsto prima della guerra che oggi non guarda ai bisogni reali. Basti pensare che l’impegno dell’Italia era spendere 15 miliardi entro il 2021, mentre Franco ha comunicato che sono stati spesi solo 5 miliardi. L’esigenza di rivederlo e’ piu’ che mai attuale”. Lo ha detto in un punto stampa il copresidente del gruppo Ecr-FdI al Parlamento europeo. Infatti, secondo Fitto “sono stati commessi errori importanti”.