Finlandia nella Nato senza indugio. Il Cremlino avvisa: ora siete una minaccia per la Russia

12 Mag 2022 12:56 - di Lorenza Mariani
Finlandia

Con la benedizione di Boris Johnson, che si è apertamente detto pronto a sostenere Svezia e Finlandia se dovessero essere attaccate prima di un eventuale ingresso nella Nato, la Finlandia accelera sulla sua adesione alla Nato. Per il presidente finlandese Sauli Niinisto e la premier Sanna Marin, Helsinki «deve presentare domanda» di partecipazione all’alleanza atlantica «senza indugio», scrivono nel loro parere sulla eventuale richiesta di ingresso nel Patto, nel quadro internazionale caratterizzato dalla guerra tra Russia e Ucraina. La reazione del Cremlino, già ampiamente annunciata di recente, non si fa attendere. E arriva con parole durissime appena pronunciate dal portavoce di Mosca, Dmytro Peskov.

Finlandia, il messaggio di presidente e premier: «Helsinki nella Nato senza indugio»

Una reazione veemente, che non promette niente di buono. L’ingresso della Finlandia nella Nato rappresenta ”sicuramente” una minaccia per la Russia e non aiuterà la stabilità e la sicurezza dell’Europa, fa sapere Peskov. Che ha reagito duramente all’annuncio di Helsinki di voler presentare richiesta di adesione all’Alleanza Atlantica. replicando anche: «La Russia è pronta a dare la risposta più decisiva a chiunque cerchi di farsi coinvolgere in Ucraina e ostacolare l’operazione militare speciale». «Tutti», ha aggiunto il Cremlino, «vogliono evitare uno scontro diretto tra la Russia e la Nato».

Finlandia nella Nato: «Il comportamento imprevedibile della Russia è un problema imminente»

All’opposto, però, subito prima Niinisto e Marin avevano chiarito di aver «voluto riservare alla discussione lo spazio necessario. Ma ora il momento del processo decisionale è vicino. L’adesione alla Nato rafforzerebbe la sicurezza della Finlandia. In quanto membro della Nato, la Finlandia rafforzerebbe l’intera alleanza di difesa. Pertanto Helsinki deve presentare domanda per l’adesione senza indugio. Ci auguriamo che le misure nazionali ancora necessarie per prendere questa decisione vengano prese rapidamente entro i prossimi giorni». Del resto, hanno annunciato i due leader finlandesi in conferenza stampa, «la guerra in Ucraina che la Russia ha avviato mette a rischio la sicurezza e la stabilità dell’intera Europa». E per Helsinki – spiega il suo ministro degli Esteri Pekka Haavisto –«il comportamento imprevedibile della Russia è un problema imminente».

Il j’accuse del ministro degli esteri della Finlandia: «La Russia non rispetta le regole della guerra»

Primo, elenca Haavisto, Mosca è «preparata a condurre operazioni che sono ad alto rischio per la stessa Russia. Cosa che provocherebbe molte perdite anche per noi. Secondo, la Russia ha la capacità di mettere pressione sui suoi vicini dispiegando forze rapidamente e portando oltre 100mila soldati al confine, senza mobilitare la popolazione civile. Terzo, in Russia si parla senza freni dell’uso di armi non convenzionali, nucleari e chimiche, anche se l’uso di queste armi è vietato da accordi internazionali. Purtroppo, la Russia non rispetta le regole della guerra».

Svezia, il primo ministro: decideremo dopo le consultazioni sulla politica di sicurezza

Intanto, anche dalla Svezia arriva un altro messaggio importante. Ed è quello che ha postato su Twitter la ministra degli Esteri svedese Ann Linde. La quale, nel sottolineare la valenza non solo simbolica della decisione del presidente Sauli Niinistö e del primo ministro Sanna Marin sull’adesione alla Nato della Finlandia, ha anche ribadito che «la Finlandia è il partner più vicino alla Svezia in termini di sicurezza e difesa. E dobbiamo tenere conto delle valutazioni della Finlandia». Rinviando però la risoluzione del suo Paese alla Nato «deciderà dopo la presentazione della relazione sulle consultazioni sulla politica di sicurezza». Insomma, su questo almeno, per la Russia c’è ancora tempo di adirarsi.

Commenti

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  • giulio sole 13 Maggio 2022

    Ci mancava solo la Finlandia. Sono rimasti neutrali per 80 anni, non potevano continuare? Isteria collettiva ben fomentata dalle superlobby. Mi viene in mente quando gli italiani decisero di cacciar via con ignominia i governanti che avevano assicurato 50 anni di pace e di crescita… Voi soffiando sul fuoco avete guadagnato qualche poltrona, il Paese sta sempre peggio