Feltri: “Mai rinuncerò a un risotto per un brodo di zecche. Noi i maestri, l’Ue non può insegnarci nulla”

7 Mag 2022 9:27 - di Gabriele Alberti
Feltri

Insetti a tavola? Non mi convincerete mai… Vittorio Feltri ha scelto, alla sua maniera, l’approccio più immediato per dirsi scettico – per usare un eufemismo- sulla nuova Europa che si annuncia nella 49 proposte approvate dalla sessione plenaria della Conferenza dei cittadini Ue. Tra le deludenti conclusioni, tra gender e laicismo spinti, c’è un aspetto – “un’idea cretina”- che al direttore di Libero non va giù, è il caso di dire. “Sono talmente stupidi i soloni continentali da raccomandare la libera immigrazione, il gender fluid e da ultimo il consumo degli insetti a tavola, quasi fossero delle prelibatezze. Quest’ ultima idea riesce a essere la più cretina“. In un commento sulla prima pagina del quotidiano ridicolizza l’insensatezza di una Europa che insegua i cittadini fino a tavola per raccomandare cosa imbandire.

Feltri massacra le proposte della Conferenza dei cittadini Ue

“Io non ho nulla contro gli scarafaggi, i ragni e altri piccoli esseri viventi, però solo l’ipotesi di averli nel piatto al posto degli spaghetti mi viene da vomitare”. Come non essere d’accordo? Premettendo che “prova orrore” solo a scriverne, Feltri si dice sconcertato al solo pensiero “che l’invito a nutrirsi di insetti più o meno disgustosi pure nell’aspetto viene dall’Europa che si dà tante arie e che pensa di insegnarci a vivere perfino a tavola. Provo orrore soltanto a scrivere di tale porcheria, figuriamoci se oso farla rientrare nel mio menu. Poi ce la prendiamo con i sovranisti che vogliono comandare in casa propria secondo tradizione”.

“Vadano a farsi fottere….”

Rispedisce al mittente l'”offerta” di mettere sulla tavola grilli e quanti insetti sono stati considerati commestibili nell’ambito della strategia “Farm to Fork”, di cui da tempo si parla. Il piano d’azione predisposto dall’agenda Ue 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale. “Utilissimi” a sostenere la transizione ‘verde’ della produzione alimentare Ue. Ora, che tali scelte siano previste nellì’ambito della conferenza dei cittadini Ue risulta francamente indigesto. “Vadano a farsi fottere”, è la risposta liberatoria di Feltri. A noi italiani nessuno potrà mai “consigliare” cosa mangiare. Delle 49 proposte emerse dalla Conferenza dei Cittadini Ue aveva parlato Francesco Giubilei sul Giornale.

“Feltri: “Mai rinuncerò a un risotto per un brodino di zecche”

Avremo tanti difetti – scrive- “ma a pranzo e a cena nessuno può criticarci, perché mangiamo meglio di tutti. Impossibile che qualche scemo nordico possa insegnarci a sostituire le orecchiette alle cime di rapa con quattro vermiciattoli ributtanti. In particolare il nostro Sud è specialista in cucina e ha insegnato a mezzo mondo a gustare ottime pietanze. Come si fa a pensare che a Napoli in un qualsiasi ristorante ti servano delle cimici fritte? Ma anche a Milano, dove siamo un po’ più rustici, mai nessuno rinuncerà al risotto al salto per un brodino di zecche”. Lascia di sasso che in questa Conferenza dei cittadini Ue abbiano trovato posto questioni alimentari in un momento in cui l’Europa è divisa su tutto, non trova una quadra sulle sanzioni, è alle prese con un’economia di guerra, è in crisi di identità.

“Non pretendo che i fessacchiotti europei capiscano”

Infatti Feltri è molto scettico sulla possibilità di farsi intendere. Non si fa illusioni. “Non pretendo che i fessacchiotti europei che pensano altresì al gender fluid come fosse qualcosa di salutare, capiscano il senso di questo articolo: però prima di consigliarci una fondina di scarafaggi vadano a farsi fottere”.

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