False vaccinazioni anti-Covid a Palermo: arrestati medico in pensione e segretaria. L’indagine
Corruzione, falso ideologico e peculato. Queste le accuse nei confronti di una segretaria di uno studio di medicina di Palermo e di un medico in pensione. È l’ennesimo caso di presunte false vaccinazioni anti-Covid. Stavolta i riflettori sono puntati sull’hub “Fiera del Mediterraneo”.
False vaccinazioni anti-Covid, le parole della Questura
I due indagati si sarebbero resi responsabili di “illecita attività di intermediazione nell’ambito di accordi corruttivi”. Accordi, afferma la Questura, “finalizzati alle false vaccinazioni anti Covid, riguardanti diversi soggetti”. Perciò, nei mesi scorsi, sono stati fermati e poi sottoposti a misure custodiali una infermiera addetta all’hub e due commercianti”. Uno di questi avrebbe “un ruolo di vertice nell’ambito del locale movimento no vax”.
Intercettazioni telefoniche e video ambientali
Gli investigatori hanno lavorato approfonditamente sui casi delle false vaccinazioni anti-Covid. Hanno analizzato intercettazioni telefoniche e video ambientali anche presso la Fiera del Mediterraneo. Inoltre, sotto la lente di ingrandimento sono finiti i telefoni cellulari di alcuni indagati. In particolare è emerso che la segretaria e il medico in pensione, “si sarebbero resi veri ideatori dell’accordo corruttivo, istigando l’infermiera a simulare le vaccinazioni e percependo i relativi compensi ammontanti fino a 400 euro per ciascuna falsa vaccinazione”. Poi avrebbero diviso “le somme con la prima”.