Emanuele Morganti, confermate in Cassazione le condanne per Fortuna, Palmisani e Castagnacci
Confermate dalla Cassazione le condanne nel processo per l’omicidio di Emanuele Morganti, il ventenne di Tecchiena, morto dopo un pestaggio fuori da un locale ad Alatri, in provincia di Frosinone, avvenuto il 26 marzo 2017, nella piazza del paese. Nel febbraio dello scorso anno la corte di Assise di Appello di Roma aveva condannato Michel Fortuna, Paolo Palmisani e Mario Castagnacci a 14 anni per omicidio preterintenzionale contro i 16 inflitti in primo grado. Confermata l’assoluzione per Franco Castagnacci, padre di Mario.
Emanuele Morganti, tre condanne a 14 anni
Nel luglio 2019, in primo grado, Franco Castagnacci era stato assolto dalla Corte d’Assise di Frosinone mentre erano stati condannati Michel Fortuna, Paolo Palmisani e Mario Castagnacci a 16 anni di reclusione per l’accusa di omicidio preterintenzionale. Ieri sera i supremi giudici rigettando i ricorsi degli imputati hanno reso definitive le condanne e il loro ritorno in carcere.
“Prendiamo atto della sentenza della Cassazione che ha confermato le condanne per gli imputati – dice all’Adnkronos l’avvocato Enrico Pavia legale di parte civile – Nell’impostazione iniziale si partiva da un’accusa più grave ma la pena definitiva per omicidio preterintenzionale e’ a 14 anni, il che dimostra il riconoscimento pieno della loro responsabilita’”.
Lo stadio intitolato alla vittima ad Alatri
Il 26 febbraio 2022 scorso lo stadio di Tecchiena era stato intitolato alla memoria di Emanuele Morganti, 20enne di Alatri ammazzato di botte tra il 25 e il 26 marzo 2017. Toccante l’intervento della sorella Melissa, impegnata nella sua battaglia per una società migliore. “Anni fa abbiamo detto di no alla proposta dell’amministrazione di intitolargli piazza Regina – ha dichiarato nell’occasione – In quel caso avremmo ricordato la morte di Emanuele. Oggi invece, scegliendo questo campo sportivo, i bambini e lo sport, scegliamo di ricordare mio fratello vivo e con spirito costruttivo”.