Draghi: usiamo la globalizzazione, per l’energia andiamo in Africa. Basta con la sottomissione alla Russia

25 Mag 2022 19:09 - di Redazione

Mario Draghi, parlando agli studenti della Bocconi a Milano, annuncia la futura svolta energetica dell’Italia: basta con la dipendenza dalla Russia – ha affermato – andiamo in Africa.

“In questo momento sulla questione dell’energia ci troviamo ad affrontare una ‘dipendenza’ energetica ed economica dalla Russia. Direi che è più’ una ‘sottomissione’, quindi dobbiamo preparare un futuro in cui non dipenderemo più dalla Russia per il gas. Dobbiamo invece usare la globalizzazione, allora andiamo in Africa per l’energia”.

“La risposta immediata – ha sottolineato Draghi – è preparare un futuro in cui non dipenderemo più dalla Russia per il gas. Si va in giro per il mondo, andiamo in Africa e ovunque nel mondo utilizzando la globalizzazione”.

Una svolta energetica già cominciata e inaugurata proprio con il viaggio di Draghi ad aprile in Algeria. Una missione che aveva lo scopo di potenziare le forniture dal paese africano all’Italia per 9-10 miliardi di metri cubi di gas, volumi che sono pari a circa il 30 per cento del gas naturale che l’Italia compra dalla Russia. A marzo il premier aveva visitato il Congo e l’Angola per mettere in cantiere degli accordi analoghi.

Un ottimismo che non è condiviso dal ministro per la Transizione energetica Cingolani. Il quale ha detto che per l’Italia si prospetta un autunno a rischio poiché siamo in un’economia di guerra. “Se le forniture dalla Russia non saranno interrotte nei prossimi sei mesi – ha detto circa due settimane fa –  avremo un inverno tranquillo. Se si dovesse interrompere prima, arrivare all’inverno con gli stoccaggi vuoti sarebbe un problema”.

L’atto conseguente è stata l’apertura da parte di Eni di due conti correnti presso Gazprombank: uno in euro e uno in rubli. La Russia ha chiesto ai paesi ostili di pagare in rubli il proprio gas, attraverso la creazione di due conti preso Gazprombank: il primo in euro e il secondo in rubli. Le aziende energetiche europee dovranno pagare in euro (o in dollari, se previsto dai contratti di fornitura) effettuando un bonifico sul primo conto. Allora Gazprom si occuperà di effettuare il cambio di valuta in rubli, depositare i soldi sul secondo conto, e infine autorizzare il pagamento definitivo.

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