Delitto Colleferro: chiesto l’ergastolo per i fratelli Bianchi. “Per Willy 50 secondi di sofferenza infinita”

12 Mag 2022 17:07 - di Giovanni Pasero
fratelli Bianchi

Ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, 24 anni di reclusione per Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. I pm hanno riconosciuto le attenuanti generiche per Belleggia e Pincarelli, mentre hanno ritenuto insussistente l’aggravante dei motivi abietti per tutti e quattro gli imputati. Sono le richieste sollecitate dal pm Giovanni Taglialatela al presidente della Corte di Assise se Tribunale di Frosinone al termine della sua requisitoria per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Il pm ha chiesto inoltre la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica di Velletri per Aldo Proietti e Faiza Rouissi per falsa testimonianza.

“Stiamo per chiedere le pene, ma qualunque sia la pena, se ci sarà, è solo un aspetto. La pena anche più severa deve contenere anche una speranza, che riguarda loro stessi, un cambiamento, un rinnovamento, una redenzione e un pentimento autentico”. Così il pm Taglialatela ha anticipato la richiesta delle pene a conclusione della requisitoria. Ed è agli imputati che infine si rivolge con un appello: “Cambiate, pentitevi, non solo per la vittima in sè, che lo reclama, ma per voi stessi e per chi ci sarà ad aspettare”.

Willy morto per la lucida follia dei fratelli Bianchi e del branco

Willy è morto per la follia lucida degli imputati. Per la follia del branco”. Lo ha detto al termine della sua lunga requisitoria il pubblico ministero Francesco Brando nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone dove è in corso una nuova udienza del processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020.

“Marco Bianchi mente sapendo di mentire – ha aggiunto il magistrato – Così Mario Pincarelli, l’unico che si è sottratto all’esame. Fa tre dichiarazioni, quando viene arrestato, quando l’accusa diventa omicidio colposo e quando è venuto qui (in aula, ndr) a fare dichiarazioni in dibattimento. Ci dice che tutto è partito da uno schiaffo dato da Belleggia a un ragazzino, che i Bianchi arrivano, mettono pace e lo riportano a casa. Dice di essere inciampato su Willy. Ma un filmato di una telecamera di video sorveglianza smentisce la sua ricostruzione. Willy è morto per l’azione sinergica di più soggetti, sopraffatto dai 4 imputati che lo hanno picchiato selvaggiamente con colpi micidiali, lui con le braccia scese, dicono i testimoni, non tentava nemmeno di reagire, preso a calci e pugni mentre boccheggiava e annaspava a terra, da solo per 50 eterni secondi prima di morire”.

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