Alan Friedman emula il Cavaliere: a “L’Aria che tira” pulisce la sedia dov’era seduto Conte
A Silvio Berlusconi andò benissimo, tanto da fargli recuperare più di un punto alle elezioni del 2013, portandolo al pareggio con il Pd di Bersani. Ricordate? Da vero mago della comunicazione tv, il Cavaliere – all’epoca ospite di Michele Santoro – prima di sedere sulla sedia che prima aveva ospitato i glutei dell’arcinemico Marco Travaglio, la pulì con un fazzoletto. Una sorta di esorcismo che piacque a tutti, ad eccezione della premiata coppia di Annozero. Non uguale fortuna ha trovato invece il giornalista Alan Friedman, che ha voluto imitare Berlusconi spolverando in diretta televisiva a L’aria che tira, su La7, la sedia usata poco prima da Giuseppe Conte.
Friedman come Berlusconi con Travaglio ad Annozero
Persino un bambino capirebbe che Giuseppi non è divisivo quanto Travaglio. Neanche ci si avvicina, a dirla tutta. E questo già penalizza in partenza il gesto di Friedman. Tra i due, inoltre, non vi sono precedenti. Tra il Cavaliere e Travaglio, invece, ne hanno accumulati più che Inter vs Real Madrid. L’ex-premier, infine, guidava un partito di adoranti tifosi che il giornalista americano può solo sognare. Prova ne sia che alla performance del primo seguì un boato di entusiastica approvazione mentre quella di Friedman ha fatto il mezzo rumore di una botta a muro. In più ha scatenato le proteste dei grillini.
Il M5S insorge contro il giornalista
«Di scenette indegne pensavamo di averne viste a sufficienza ma oggi è arrivata la perla di Alan Friedman… Che pena!», è l’indignato commento affidato a Facebook dalla senatrice Paola Taverna. Pretende invece scuse immediate il suo collega della Camera Michele Gubitosa, che addirittura scomoda la giornata mondiale per la libertà di stampa. «Ciò a cui abbiamo appena assistito è un siparietto folle, osceno e disgustoso tra le risatine dello studio», attacca il deputato 5Stelle, che ne ha anche per la conduttrice Myrta Merlino. «Invece di cacciarlo – lamenta – si associa a lui in queste volgarità contro un già presidente del Consiglio e leader della forza politica di maggioranza relativa in Parlamento. Davvero una pessima pagina».