Zelensky: «L’Italia pronta a fare da garante della sicurezza. Valutiamo scambio di Medvedchuk»

16 Apr 2022 20:56 - di Mia Fenice
Zelensky

“Stiamo valutando il possibile scambio di Medvedchuk”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky parlando, in un punto stampa con i media ucraini, del deputato vicino a Putin Viktor Medvedchuk, catturato quattro giorni fa dai servizi di sicurezza di Kiev. Il parlamentare ucraino, membro del partito filo-russo Opposition Platform For Life, era stato accusato di tradimento ed era evaso dai domiciliari a febbraio. Sua moglie, Oksana Marchenko, a più riprese ha chiesto che il marito venga scambiato con prigionieri di Mosca ed estradato in Russia. Un’ipotesi a cui Kiev non sarebbe contraria. Lo scambio – ha detto Zelensky – potrebbe essere fatto con “militari ucraini o magari con altre proposte che avanzerà la Russia”.

Zelensky sull’accordo di pace

Zelensky ha poi sottolineato che l’accordo di pace tra Ucraina e Russia deve prevedere due documenti. ”Uno dei due documenti dovrebbe riguardare la garanzia della sicurezza dell’Ucraina e un altro dovrebbe riguarda direttamente la Federazione russa”, ha spiegato. Mosca, al contrario, vuole un unico documento che contenga tutte le questioni. ”Le garanzie di sicurezza sono una cosa, gli accordi dell’Ucraina con la Russia sono un’altra”, ha detto Zelensky.

Ha anche puntualizzato che i rifugiati ucraini devono rientrare nel Paese per far ripartire l’economia. Perché ”un mese i nostri partner ci possono aiutare, due mesi anche, ma non potrà essere per sempre”. Aggiungendo che ”se la gente lavorerà, non dovremo umiliarci e chiedere soldi. Ciò richiede che il Paese lavori e viva”.

«Italia pronta a fare da garante della sicurezza»

Nel corso dell’intervista ha ricordato che l’Italia si è detta pronta a fare da garante della sicurezza dell’Ucraina. E ha sottolineato che oltre all’Italia anche Gran Bretagna, Stati Uniti e Turchia si sono offerti come garanti. ”Ad oggi, chi si è detto pronto, anche se non abbiamo ancora nulla di firmato, sono la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, l’Italia, la Turchia”, ha detto Zelensky. ”In separata sede ho parlato con Ursula (von der Leyen, la presidente della Commissione europea, ndr), con Charles Michel, con la Francia e la Germania. Terremo un primo round di colloqui a cinque (Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Francia e Polonia). Successivamente si uniranno altri Paesi”, ha detto Zelensky.

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