Web tv russa manda in onda vergogne contro Papa Francesco: attacco alla religione cattolica (video)

14 Apr 2022 11:06 - di Angelica Orlandi
web tv russa Papa

L’informazione in Russia è a senso unico, lo sappiamo, pura propaganda. Ma che la manipolazione arrivi ad attaccare direttamente Papa Francesco è un orrore. In un servizio che la trasmissione Controcorrente, su Rete 4, ha mandato in onda, abbiamo preso visione di come  una web tv russa – Gloria tv – stia puntando a demolire la religione cattolica in favore di quella ortodossa conservatrice vicina al patriarca Kirill. 

Vediamo scorrere sul sito della tv -che si configura come un social – immagini del Papa accostate a immagini di bandiere naziste. Lo studioso Alex Orlowski spiega che è tutta “propaganda russa”. In uno dei post si vede un militare che con un fare minaccioso dice: “in Ucraina il nazismo fiorisce come un’erbaccia e so chi l’ha fatto e chi ne aveva bisogno”. E via ad immagini del Papa con tutti capi di Stato dell’Occidente. Intervallate da un fiorire di svastiche. Non piacciono a Mosca né al patriarca Kyrill le parole di papa Francesco che invoca la pace e la preghiera. “L’aggressione armata di questi giorni, come ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio, un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua“, ha dichiarato il Ponfefice.

La pace invocata dal Papa irrita Mosca e il patriarca Kirill

Un ulteriore segnale verso la pace  Papa Francesco l‘ha manifestata con chiarezza con la volontà – a cui sembra non voglia rinunciare- di far portare la croce della tredicesima stazione della Via Crucis a una famiglia ucraina insieme a una russa. Poi altre bordate a chi ha voluto la guerra. «La pace che Gesù ci dà a Pasqua non è la pace che segue le strategie del mondo – prosegue Bergoglio –. Quella che il mondo crede di ottenere attraverso la forza. Con le conquiste e con varie forme di imposizione”.”Che vittoria c’é sulle macerie”?  Parole chiare che la propaganda russa sta manipolando in senso ostile alla nostra religione. C’era da aspettarselo, del resto, dopo le parole del patriarca Kiryll che ha avuto l’ardire di  giustificare la guerra in Ucraina come una sorta di crociata contro i paesi che sostengono i diritti degli omosessuali

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