Studenti imbrattano con le feci i muri della scuola, condannata la maestra. “Ha esagerato nei rimproveri”

6 Apr 2022 18:37 - di Monica Pucci
Aveva sgridato in modo troppo energico i ragazzi che avevano imbrattato i muri della classe con le feci. La maestra di una scuola vicino Parma, una supplente di sessant’anni, è stata condanna a mese e 20 giorni di reclusione, pena sospesa, per “abuso di mezzi di correzione“. Quattro anni dopo la denuncia dei genitori, il giudice l’ha condannata, nonostante l’accusa ne chiedesse l’assoluzione. Una condanna incomprensibile da parte del  Tribunale di Parma, alleggerita dal beneficio della sospensione condizionale e della non menzione nella fedina penale, ma che pesa santissimo sulla professionalità e il rigore morale della professoressa. Colpevole di aver urlato ai suoi studenti di non sporcare di feci la scuola di Fornovo di Taro, in provincia di Parma.

Feci sui muri della scuola, la maestra “paga” per tutti

Una scuola elementare nella quale le “bravate” si consumavamo nella quinta, quando i bambini, con la scusa di andare al bagno, si lasciavano andare a questa “gara” di pittura maleodorante. Dopo i rimproveri agli studenti, sono arrivate le proteste dei genitori, secondo cui quelle ramanzine si erano trasformate in veri e propri insulti ai figli.  Diversa la versione della ames
Secondo quanto riferito dalla maestra, l’unica minaccia rivolta ai piccoli sarebbe stata quella di fare rapporto dell’accaduto al dirigente scolastico. “La maestra è stata condannata semplicemente perché si è comportata come ogni adulto di buon senso avrebbe fatto”, è la versione data a Fanpage dal sindacato Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, tramite il suo coordinatore Salvatore Pizzo. L’ennesimo episodio controverso in una scuola italiana sempre più nel caos.
(foto generica di repertorio)

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