Selvaggia Lucarelli travolta dai social per gli insulti a Zelenszy: “Mistificatore arrogante”
Selvaggia Lucarelli continua ad essere travolta sui social da critiche, dopo che la giornalista ha invitato a non “beatificare” Zelensky. Di fatto prendendo posizioni urticanti sulla guerra in corso dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’editorialista del “Fatto” è finita nel mirino del web dopo essere intervenuta in merito al termine “genocidio” usato dal presidente Usa Biden e rilanciate dal leader ucraino a proposito delle azioni violente dei militari di Putin. Termine sulla cui “correttezza” storica si è dibattuto molto. Dopo che il presidente francese Emmanuel Macron aveva invitato alla prudenza nel parlare di genocidio, Zelensky aveva quindi replicato invitando Macron a vedere “con i suoi occhi” quanto accade nel Paese. Una posizione, questa, commentata due giorni fa dalla giornalista su Twitter.
Zelensky, Lucarelli: “Si può essere aggrediti, ma restare mistificatori arroganti”
“E certo. Perché i genocidi – scriveva Lucarelli – li vedi così, a occhio, mica si fanno indagini e processi. Forse sarebbe ora di dargli le risposte che merita: perché si può essere vittime di un’aggressione ma restare comunque dei mistificatori arroganti“. Un attacco forte che che aveva scatenato diverse polemiche sul social, con Lucarelli finita nuovamente nel mirino degli utenti tra critiche, insulti e offese. Forse deve anche lei prendere in considerazine l’invito di Mcron a moderare le parole. La polemica sta proseguendo. La Lucarelli non si è fermata qui e ha risposto agli utenti che l’hanno criticata a suon di tweet: “Visto che a parecchi sfugge quanto sia scorretto accusare davanti al mondo, per chiara ragioni politica, un presidente forse rieletto di essere un negazionista, studiate cos’è un genocidio. E perché Macron abbia detto, saggiamente, ‘attenti alle parole’”.
Gli utenti social: “Occupati di Ballando”
Gli utenti social non ci stanno a queste sottigliezze e hanno contestato la firma del Fatto in merito alle posizioni contro Zelensky. Tanto che la Lucarelli ha risposto ad altri utenti in altri tweet, in una spirale polemica che non conosce fine: “Si può essere dalla parte degli ucraini, non avere dubbi sul fatto che in Ucraina siano stati perpetrati crimini di guerra e considerare Putin un criminale; pur continuando a non beatificare la figura di Zelensky. Fatevene una ragione”. Ancora: “Credo che il corto circuito del secolo – ha nuovamente commentato la Lucarelli che pretende di avere l’ultima parola- siano i democratici che mi dicono di non azzardarmi a parlare di Zelensky; ma di continuare a occuparmi solo di Ballando con le stelle difendendo un presidente che ha vinto Ballando con le stelle“. Vuole essere spiritosa e la tira per le lunghe. Ma lo spirito della Lucarelli in questa circostanza drammatica rischia di diventare uno spirito di patate. Il tema del genocidio, della guerra che si sta combattendo, dovrebbe essere il terreno della riflessione e non della polemica di giornata. Non siamo a un derby, non siamo a Ballando con le Stelle, appunto. C’è il momento della riflessione e il momento