Saltano il viaggio a Kiev e l’incontro con Kirill: il Papa rinuncia anche per il braccio di ferro con Zelensky

23 Apr 2022 12:18 - di Giovanni Pasero
Papa Kiev (1)

Papa Francesco fa due passi indietro sulla visita a Kiev e sull’incontro con il patriarca Kirill. Jorge Mario Bergoglio sceglie di rilasciare un’intervista a un giornale argentino, La Nacion, con il quale evidentemente può concedersi qualche sfumatura lessicale in più, per motivare i due inattesi dietrofront.

L’intervista con l’amico giornalista argentino

Il pontefice ha svelato le sue intenzioni al giornalista Joaquin Morales Solá che lo conosce da oltre trent’anni, prima ancora che diventasse arcivescovo di Buenos Aires. Al connazionale e amico Bergoglio dice quindi di escludere un incontro con il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Cirillo I (Kirill), sullo sfondo della guerra in Ucraina. La relazione col patriarca russo “è molto buona”, afferma il Papa. “Mi dispiace che il Vaticano abbia dovuto revocare un secondo incontro con il patriarca Kirill, che avevamo programmato per giugno a Gerusalemme. Ma la nostra diplomazia ha capito che un nostro incontro in questo momento potrebbe creare molta confusione”.

Il Papa si è sottratto alle pressioni di Kiev

Eppure era stato proprio il Papa, sul recente volo di ritorno da Malta ad aprire alle due ipotesi. L’ipotesi di un viaggio a Kiev è sul tavolo”, aveva detto a un giornalista. Ieri la doccia gelata per gli ucraini. “Non posso fare nulla che metta in pericolo obiettivi superiori, che sono la fine della guerra, una tregua, o quantomeno un corridoio umanitario. A cosa servirebbe che il Papa andasse a Kiev se la guerra il giorno dopo continuasse?”.  Bergoglio ha colto l’intenzione di Zelensky di arruolare il Papa nella sua battaglia contro Putin. Ma il Vaticano resta ancorato alla linea tradizionale della Santa Sede: il Papa non si schiera, sta solo dalla parte della pace.

Alla fine, con “rammarico”, ha dovuto rinunciare anche all’incontro con Kirill. Le conseguenze della guerra in Ucraina pesano troppo. Non aver preso neppure una minima distanza da Putin rende impossibile anche per il papa di incontrare il patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Una sconfitta per l’ecumenismo.

 

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