“Russiagate”, i Renzi boys scatenano l’inferno contro Conte: «Ha mentito. Il Copasir lo riascolti»

19 Apr 2022 13:13 - di Michele Pezza
Conte

«Al mio segnale scatenate l’inferno». Riecheggia l’indimenticabile scena iniziale de Il Gladiatore il fuoco di fila aperto dai renziani alla lettura del scoop di Repubblica sulle presunte omissioni di Giuseppe Conte davanti al Copasir che lo ascoltava sulla missione in Italia dell’Attorney General americano Bill Barr. Uno dopo l’altro i proconsoli di Italia Viva chiedono infatti una nuova audizione dell’ex-premier davanti al Comitato parlamentare di controllo sui nostri Servizi. Per la senatrice Laura Garavini, «è legittimo chiedersi chiedersi se Conte abbia detto tutta la verità al Copasir». La parlamentare sembra convinta del contrario. E adombra persino interferenze della Casa Bianca sugli equilibri italiani, al tempo scossi dalla crisi aperta al Papeete da Matteo Salvini.

Conte nel mirino di Italia Viva

Nel mirino finisce perciò il famoso tweet di Donald Trump al caro «Giuseppi». «Forse – azzarda la Garavini – c’è stato un gioco con i servizi finalizzato ad avere un endorsement personale? Visti e considerati i tempi dei viaggi a Roma di Barr ed il conseguente tweet di Trump su l’altamente rispettato primo ministro italiano Giuseppi” viene più di un sospetto». Il suo collega Luciano Nobili va ancora più oltre e conia il Contegate. «Non può più essere taciuto. Il Copasir ha intenzione di riconvocarlo? E soprattutto nessuno tra Pd e M5S ha qualcosa da dire?». In ogni caso, conclude Nobili, «siamo stati lungimiranti allora a pretendere che lasciasse la guida diretta dei Servizi di intelligence, prima e a mandarlo a casa, poi».

Dopo lo scoop di Repubblica 

A mettere il carico da undici provvede però la super-renziana Teresa Bellanova. «Poco dopo essere stata nominata ministra dell’Agricoltura – scrive in un tweetposi il tema a Conte della delega ai servizi. Che ci fossero elementi di opacità a noi era già chiaro. Da capo delegazione avanzai richieste di chiarimenti, ma Conte sfruttò il tema pandemia per non chiarire mai». Una bomba. Parla invece di «fotografia inquietante» in riferimento allo scoop di Repubblica il segretario del Copasir, Ernesto Magorno. Infine, il capogruppo alla Camera Ettore Rosato: «Uso dei servizi segreti per fini personali e politici. Subalternità imbarazzante alla Russia di Putin. Questo e molto altro è Giuseppe Conte. Sono serviti sangue freddo e determinazione per mandarlo a casa, basterà avere pazienza per vedere emergere tutto il resto».

 

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