Russiagate, Conte sarà ascoltato dal Copasir il 23 ottobre. Salvini attacca: lo hanno smentito tutti…

15 Ott 2019 19:36 - di Redazione

Russiagate, c’è una svolta. A quanto apprende l’Adnkronos il presidente del consiglio Giuseppe Conte sarà ascoltato al Copasir mercoledì 23 ottobre. Il calendario dei lavori è stato oggi al centro dell’ufficio di presidenza del Comitato. Conte, come nelle scorse settimane aveva fatto sapere Palazzo Chigi, si era detto disponibile ad essere ascoltato sulla vicenda Russiagate. Il Copasir è il Comitato parlamentare pe rla Sicurezza della Repubblica, presieduto dal leghista Raffaele Volpi. Il presidente del Consiglio deve spiegare l’utilizzo degli agenti italiani.

Russiagate, per Salvini qualcosa non torna

Piuttosto chiaro il commento di Matteo Salvini. “Non so se Conte abbia fatto qualcosa di sbagliato ma, a giudicare dalle dichiarazioni degli ultimi giorni, lo hanno smentito tutti”. E ancora: “La verità è che ormai il presidente del Consiglio ha perso la testa, è capace di dire qualunque cosa”. Salvini, intervistato da il Foglio, parla così del Russiagate, che tira in ballo il premier Conte per gli incontri tra il ministro della Giustizia Usa William Barr e i nostri 007. Salvini spiega: Conte “tira in ballo Mattarella e Mattarella lo smentisce; tira in ballo gli americani e viene smentito dagli americani”. La conclusione di Salvini è che Conte ha la coscienza sporca. “O è abbastanza confuso o non ha la coscienza a posto”. Su possibili retroscena e complotti contro il governo gialloverde il leader della Lega puntualizza. “Trump che arriva a definire Conte un uomo di enorme talento sì, va bene, ma in cambio di cosa?”, si domanda. “Lo scopriremo solo vivendo. Il Copasir adesso ha un presidente, il nostro Volpi, e svolgerà i dovuti approfondimenti”. E conclude: “Mi sembra che in questo caso si parli di fatti concreti, non di fuffa come la storia dei rubli che io non ho mai visto”.

Il presidente Volpi interviene sulla vicenda

Lo stesso presidente Volpi interviene sulla vicenda. “Io non posso esprimere giudizi prima di aver svolto le verifiche”, chiarisce. “Penso che non sia improprio che i nostri Servizi parlino con quelli di Paesi alleati, perché l’attività di intelligence è relazione. Quello che cercheremo di verificare è se è stato varcato il discrimine tra livello tecnico e politico. Perché gli 007 non possono essere usati per svolgere compiti politici”. Il neopresidente del Copasir lo ha spèiegato su Libero. “Dobbiamo appurare cosa è successo tra i nostri servizi segreti e quelli americani nei giorni di agosto in cui William Barr, autorizzato da Conte, ha incontrato i nostri 007”.

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