Omicron 2 può essere mortale come le prime varianti: uno studio di Hong Kong spiega come e perché

16 Apr 2022 13:43 - di Prisca Righetti
Omicron 2

Altro che Omicron 2 più contagiosa, ma più buona. La sotto-variante di Sars-CoV-2, oggi dominante nel mondo, «è mortale quanto le varianti precedenti quando le infezioni si verificano negli anziani non vaccinati». Insomma, risparmia effetti indesiderati e conseguenze gravi, solo in parte. Non per tutti. E sulla base di uno studio condotto a Hong Kong e pubblicato sulla piattaforma pre-print MedRxiv, il cardiologo e scienziato americano Eric Topol, direttore e fondatore dello Scripps Research Translational Institute. Docente di Medicina molecolare, lo sottolinea. E ne spiega i perché. Vediamo come.

Omicron 2 può essere mortale come le prime varianti

Innanzitutto, dobbiamo cominciare dicendo che, per analizzare gli effetti di Omicron 2, Hong Kong rappresenta un osservatorio speciale. Una sorta di laboratorio a cielo aperto, considerando che il territorio autonomo del Sudest della Cina ha registrato «nei primi 2 anni di pandemia», appena «12.631 casi confermati di Covid-19. Con 213 morti». Un dato di partenza imprescindibile, come ricordano – non a caso – gli stessi autori del lavoro: un team dell’Università di Hong Kong. Il vero “tsunami”, pertanto, l’isola non lo ha vissuto come la maggior parte del pianeta nei primi mesi del 2020. Bensì all’inizio del 2022.

Lo studio di Hong Kong: può colpire in forma grave i non vaccinati

Ossia quando «un’ondata importante sostenuta principalmente da Omicron BA.2.2 – riportano i ricercatori – ha causato oltre 1,1 milioni di infezioni da Sars-CoV-2 con più di 7.900 decessi». Un’esperienza singolare e particolarmente preziosa, quella di Hong Kong, che non per nulla lo scienziato americano Topol evidenzia e rilancia sui social. Su Facebook, per esempio, dove l’esperto sottolinea come l’esperienza di Hong Kong con BA.2 riguardi, appunto, «una popolazione con una precedente esposizione bassa al virus».

Omicron 2, i 3 parametri che lo studio prende in esame

Ebbene, «i nostri dati – spiegano gli scienziati nella loro analisi – hanno indicato per Omicron 2, rispetto ad altre varianti del coronavirus pandemico, valori «più brevi» per 3 parametri. Che indicano nel: «Periodo di incubazione». Nell’«intervallo seriale», ossia il tempo che passa tra i sintomi di un infettato e quelli di una persona che questo infettato contagia. E nel «tempo di generazione delle infezioni». Cioè: il periodo che intercorre tra il contagio di un “infettore” primario. E quello dei casi che da lui derivano. «Tuttavia, i pazienti infettati da Omicron BA.2.2 senza essere stati sottoposti a un ciclo primario completo di vaccinazione» anti-Covid, aggiungono emblematicamente gli autori, «sembravano avere un rischio di mortalità simile a quelli infettati nelle ondate precedenti con il ceppo ancestrale di Sars-CoV-2».

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