Notte di missili su Odessa. Kiev accusa: “A Irpin e Bucha esecuzioni di massa di centinaia di civili”

3 Apr 2022 9:40 - di Luisa Perri
missili su Odessa

Esplosioni sono state registrate questa mattina a Odessa, rende noto il Guardian, ricordando il timore che, nel momento in cui le forze russe lasciano Kiev, possano estendersi gli attacchi contro il sud dell’Ucraina. Un deposito di carburante a Odessa, vicino a binari dei treni, è in fiamme. Secondo testimoni citati da Cnn sei colpi sarebbero stati esplosi sul sito, da cui ora si leva un denso fumo nero, prima dell’alba. Diverse persone denunciano di aver visto droni sorvolare la città, intorno alla zona del deposito colpita negli ultimi due giorni. Nuove esplosioni sono state udite dopo l’arrivo dei pompieri.

Odessa attaccata dal cielo: divampati alcuni incendi in città

“Odessa è stata attaccata dal cielo”, alle prime ore di questa mattina, ha confermato Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino, sul suo canale Telegram, un post rilanciato da Moscow Times. Alcuni dei missili lanciati sono stati neutralizzati dalla difesa aerea ucraina, ha rivendicato. “In alcune zone della città ci sono incendi”, ha aggiunto. L’attacco missilistico ha centrato un complesso infrastrutturale. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il vice presidente del Consiglio comunale Petro Obukhov.

L’obiettivo della Russia è quello di “catturare sia il Donbass che il sud dell’Ucraina”, ha denunciato il Presidente ucraino Volodymir Zelensky in un discorso nella tarda serata di ieri, precisando che le forze militari ucraine hanno ripreso il controllo delle zone intorno a Kiev e a Chernihiv. “Stiamo rafforzando le nostre difese lungo la direttiva orientale e nel Donbass”, ha aggiunto. Zelensky ha denunciato che Kiev “non ha ancora ricevuto sufficienti sistemi anti missile occidentali”.

L’orrore di Bucha e Irpin: centinaia di civili uccisi

Civili disarmati uccisi con un colpo alla nuca, con le mani ancora legate dietro la schiena, sono stati ritrovati per le strade di Bucha, dalle forze ucraine che hanno ripreso il controllo della località a nord ovest di Kiev, ha denunciato il consigliere del Presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak. “Non erano militari, non avevano armi. Non ponevano alcuna minaccia. Quanti altri casi come questi ci sono ora nei territori occupati?”, si chiede. In particolare, gli ucraini hanno rinvenuto almeno 20 cadaveri ai lati delle strade di Bucha, a nord-ovest di Kiev. Il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, ha detto a Reuters sabato che i civili sono stati giustiziati dalle forze russe in ritirata. Le forze russe si sono ritirate da diverse città vicino a Kiev nei giorni scorsi dopo che il tentativo di Mosca di accerchiare la capitale è fallito, con l’Ucraina che ha dichiarato che Bucha era stata “liberata”.

“Impossibile contare tutti i morti, troviamo cadaveri ovunque”

I russi hanno ucciso almeno duecento civili a Irpin, nella regione di Kiev. Lo ha comunicato il sindaco Oleksandr Markushin. “Oggi è impossibile contarli. Ma tra chi è stato seppellito in prossimità delle proprie abitazioni, nei nostri parchi, nelle scuole, il numero ha già toccato le 200 unità. La gente trova i corpi e li seppellisce. Questa è la modalità”.

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