Mollicone e la cultura di destra: “Liberiamola dai pregiudizi e usciamo dai recinti” (video)

30 Apr 2022 11:13 - di Redazione

“Era una bella prova per noi e la stiamo superando, la sala è stracolma, la partecipazione ai dibattiti forte, c’è grande attenzione su FdI e questo significa grandi responsabilità”, spiega ai microfoni di Grazia Di Maggio, per Secolo.it, il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, che poi parla della cultura di destra: “E’ uno strumento di libertà, dobbiamo liberarla dagli stereotipi e dai pregiudizi, dobbiamo uscire dal recinto e conquistare il campo avversario con la forza delle idee e della nostra identità”, spiega Mollicone.

Mollicone e la visione della cultura e dell’innovazione

Ieri Federico Mollicone ha anche sintetizzato, in un documento presentato alla Conferenza, la sua “visione”  sul settore culturale e innovativo. “Le maggioranze di sinistra che si sono succedute nel corso degli ultimi anni hanno colpevolmente dimenticato l’importanza che la cultura riveste per l’Italia, con le classifiche internazionali che ci pongono agli ultimi posti. E’ il risultato di una mancanza di promozione culturale del nostro immenso patrimonio – materiale e immateriale – nazionale. Per rovesciare questa spirale negativa c’è bisogno di una politica culturale conservatrice, attraverso eventi, ricorrenze e istituzioni, esaltando la dimensione di condivisione e di comunità che caratterizza la cultura. Quest’ultima si difende con le buone azioni politiche: c’è bisogno di una detrazione del consumo culturale e dell’abbassamento dell’IVA al 4% per i prodotti culturali; una riforma del FUS in Fondo per le Arti Nazionali; un sistema misto pubblico-privato, aprendo, valorizzando e promuovendo ogni spazio culturale; un sistema fiscale agevolato con creazioni di centri di produzione privata per sostenere la rievocazione storica. L’innovazione corre di pari passo: per difendere la sovranità digitale e garantire all’Italia di essere un grande competitor internazionale in un settore che sta assumendo, sempre di più, un’importanza strategica per la tutela dei nostri asset sensibili. Senza sovranità digitale non può esserci sovranità politica ed economica: proponiamo – quindi – una direzione nazionale alle politiche dell’innovazione”.

Per Mollicone, deputato Responsabile Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia, è necessario “sostenere le piccole e medie imprese e le start-up che sono fondamentali per la crescita della Nazione, attraverso incentivi, come la salvaguardia del ruolo del Patent Box e la riforma dell’infrastruttura pubblica di sostegno all’editoria”. “Portare la banda ultra-larga nei territori che ne sono ancora privi attraverso la costituzione di uno specifico Fondo nell’ambito delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Promuovere la trasformazione digitale, tutelando i diritti dei cittadini attraverso la creazione di un registro pubblico degli algoritmi e delle tecnologie utilizzate per l’amministrazione pubblica, garantendo così la trasparenza e i diritti digitali. Rigenerazione urbana tramite le città digitali: per una maggiore efficienza dei servizi e una riduzione dei costi chiediamo venga inserito il concetto di Nexus, ovvero il fatturato pagato in base alle connessioni e agli utili che si ottengono in una determinata nazione, per tassare i grandi capitali dei ‘sultani digitali’. Come ha detto Mahler, ‘la tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri'”.

 

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