Miliziano italiano filo-russo ucciso in Donbass. L’ultimo post di Edy Ongaro: “Piombo per i fascisti”

1 Apr 2022 10:09 - di Vittorio Giovenale
Edy Ongaro

Edy Ongaro, il 46enne di Portoguaro, morto in Donbass per combattere contro «i fascisti ucraini» era ricercato in Italia. Nel 2105 era scappato nel Donbass, così da sfuggire al mandato di cattura per aver preso a calci in pancia una barista che si era rifiutata di versargli da bere. Poi, in preda ai fumi dell’alcol, se l’era presa anche coi carabinieri intervenuti, aggredendo anche loro. L’ex ultras del Venezia, disoccupato, avrebbe dovuto scontare una pena di 10 anni. Per l’Italia era un latitante. Per gli indipendentisti filo-russi e per la Rete dei comunisti italiani, un eroe.

“Le prime voci correvano già dal primo mattino, ma purtroppo durante la giornata hanno trovato la triste conferma. Edy Ongaro, nome di battaglia “Bozambo”, è scomparso in battaglia mentre difendeva il suo amato Donbass dalla barbarie nazista”. Così in un post su Facebook la Rete dei comunisti.

Aveva 46 anni ed era veneziano originario di Portogruaro

“Compagno Veneto, arrivato in Ucraina nel 2015, non aveva mai più lasciato la Resistenza della regione, arruolato nella Brigata Prizrack e poi nell’esercito regolate della Dnr, con cui dopo il golpe di Euromaidan ha difeso coraggiosamente l’anelito di libertà delle Repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk. I media mainstream lo chiameranno foreign fighter, ma per noi Bozambo è un partigiano antifascista internazionalista che ha posto la lotta per la fine del sfruttamento davanti a tutto. Nei giorni in cui la “Resistenza” viene evocata a sproposito da chi quella storia, la NOSTRA STORIA, la combatte quotidianamente da quasi 80 anni a questa parte, Bozambo ci ricorda che la sola Resistenza è quella antifascista e che nessun compromesso è ammissibile col fascismo e col nazismo. Bandiere Rosse al vento! Ciao Bozambo”. Il 46enne veneziano sarebbe morto in trincea, colpito da una bomba a mano.

L’ultimo post su Facebokk di Edy Ongaro

“‘Piccolo non perder tempo con loro, perché nella testa dei fascisti può entrare solo del piombo!’, Compagno Partigiano Marcello “Cristo” Pin. Verrà un tempo nel quale sapremo ascoltarci mutualmente; edificheremo una Società equa e senza distinzioni; dove tutto è di Tutti; basata sul Lavoro e sorretta dalle mani callose dei Proletari; che comparte e programma; che non lascerà nessuno per strada; che non sfrutta le masse per il profitto di qualche inutile avido egoista. Quel giorno verrà, ma prima dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità umane per rendere questo unico pianeta a disposizione un posto più vivibile; sta a Noi combattere senza tregua il mostro, stanarlo da ogni tombino. Massacrare i civili novorussi non ha mai portato fortuna a chi arrivava da ovest, subumani bastardi nazisti strumento imperialista da sempre. Avanti Popolo, diosbefeot!!!”, concludeva il post di Ongaro.

 

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