La clamorosa papera di Radu (video) ammazza le speranze di scudetto dell’Inter e scatena i social

28 Apr 2022 10:22 - di Lucio Meo

Un incredibile errore del portiere dell’Inter Ionut Radu condanna alla sconfitta i nerazzurri 2-1 al Dall’Ara contro il Bologna nel recupero della 20esima giornata, complicando la corsa scudetto a 4 giornate dalla fine del campionato. I social non perdonano l’Inter con tanti meme divertenti in particolare sulla clamorosa papera di Radu, dal ‘Diavolo veste Radu’, al pianto di Ronaldo il Fenomeno. Radu, titolare in porta per il forfait di Handanovic, a nove dal novantesimo manca la palla su un semplice disimpegno e spalanca la porta a Sansone per il gol che decide il match.

La papera di Radu e le ironie sui social

Sui social, i tifosi riabilitano Handanovic e non trattengono la rabbia per la decisione di far giocare questo match. “Credo di aver capito perché gioca sempre Handanovic”, dice un tifoso mentre un altro dice: “E ci lamentavamo di Handanovic…”, “Handa ha fatto vincere lo scudetto all’Inter l’anno scorso. E quest’anno ha portato più punti di quelli che ha tolto”. Ma non manca chi prende le parti del portiere rumeno e scrive: “3 partite in due anni, il problema è il solito: non si prende un giovane, come il Napoli con Meret, senza garantirgli ampio minutaggio, il rischio di “ruggine” esiste“.

Inevitabili i commenti ironici delle altre tifoserie, con gli juventini che non perdono occasione per rispedire al mittente gli sfottò riservati dai nerazzurri a Buffon per la papera in Serie B con la maglia del Parma nella sfida contro il Perugia. “Molti interisti hanno fatto tanta ironia sull’errore di Buffon dello scorso fine settimana…il Karma!”, “Avete rotto le scatole a Buffon, ora il Karma si è ricordato!”. Sui social anche la rabbia dei supporter nerazzurri: “Per la prima volta, uno scudetto viene assegnato per colpa di una partita che non si doveva giocare. E per la Lega va benissimo”, e ancora: “Il bello è che si è perso una partita che non si doveva neppure giocare”.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi