La Cgil vuole la patrimoniale. E nel governo c’è chi ammicca: «In economia di guerra non è sbagliata»

8 Apr 2022 12:53 - di Natalia Delfino
patrimoniale

Come affrontare le difficoltà economiche legate alla guerra? Ma con una patrimoniale, è ovvio. A chiederla stavolta è stato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, durante l’incontro tra i sindacati e Mario Draghi. «In questo momento riteniamo necessario un intervento sui redditi e i patrimoni più alti con dei prelievi di solidarietà per tutelare chi sta peggio, chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese», ha detto Landini, spiegando che si potrebbe pensare alla patrimoniale per i redditi «sopra il milione di euro».

La tentazione del sottosegretario Guerra

A commentare per Palazzo Chigi è stata il sottosegretario all’Economia, Maria Cecilia Guerra, di Articolo 1. «Per quanto riguarda la posizione del governo, credo che non stia ipotizzando alcun tipo di nuovo prelievo», ha detto, intervenendo a Sky Tg 24, salvo poi precisare che, però, «se dovessimo arrivare a situazioni di forte crisi, come succede in economia di guerra, mettere in atto politiche anche di tipo redistributivo non mi sembrerebbe una cosa sbagliata». Una frase che, in una situazione in cui l’economia di guerra appare sempre meno come uno spettro e sempre più come una prospettiva, dà una certa concretezza anche all’ipotesi della patrimoniale.

Il pensiero fisso di Letta

Del resto, lo stesso Enrico Letta un paio di giorni fa, in occasione della presentazione del libro di Achille Occhetto, ha detto che «la vera battaglia politica da mettere in campo è fare sì che gli strumenti economici della redistribuzione possano diventare oggetto di un patto con il Paese per mettere in campo un progetto di redistribuzione e poi, con un mandato elettorale, con politiche di redistribuzione». Una mistificazione verbale per parlare di patrimoniale, che Letta ha voluto ulteriormente edulcorare legandola al “patto con il Paese” e al «mandato elettorale”. Come la metti, la metti, comunque, la patrimoniale è un pensiero fisso di Letta, che periodicamente la ritira fuori. In buona compagnia di Nicola Fratoianni, che ha accolto la proposta di Landini con un entusiasta «ha ragione da vendere».

FI: «La patrimoniale non è e non sarà mai percorribile»

«La patrimoniale non è e non sarà mai una via percorribile. Non si può immaginare che tassare gli italiani sia la ricetta per uscire dal difficile momento di crisi che stiamo attraversando», ha avvertito il senatore di Forza Italia e ex presidente del Senato Renato Schifani. «Spiace – ha aggiunto – che, riproponendo consumati retaggi ideologici, ci sia ancora chi pensa di poter risolvere i problemi mettendo le mani sulla ricchezza dei cittadini. Non è così che si può contrastare l’aumento delle materie prime, risolvere la crisi energetica e sostenere il mondo produttivo. Servono, al contrario, interventi coraggiosi sul fronte dell’energia e una seria azione di semplificazione e decongestione del sistema fiscale».

 

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