Fuga da Kherson occupata dai russi. I fuggitivi vengono spogliati in cerca di tatuaggi nazionalisti

27 Apr 2022 17:49 - di Redazione
Kherson

“Un costante flusso” di persone sta scappando da Kherson, unica città ucraina occupata dai russi, ormai da due mesi. Lo riferisce la Cnn, ma anche il sito dissidente russo Meduza racconta di una città ormai svuotata dai suoi abitanti. Entrambi i media raccontano che a spingere alla fuga sono anche le notizie su un referendum che gli occupanti vogliono indire per proclamare una repubblica filorussa. Referendum che secondo diverse fonti avrebbe dovuto tenersi oggi, ma non è chiaro se sia stato rimandato.

A quanto si legge sul sito della Cnn, la gente scappa dalla città occupata a piedi, in bicicletta o anche con delle carriole, passando per i campi o guadando i fiumi. Secondo Meduza, nelle ultime settimane in città si erano sparse voci di uomini dei villaggi vicini costretti a scavare trincee per i soldati russi o a caricare i loro pezzi d’artiglieria. A questo si è aggiunto il timore di disordini e repressione in occasione del referendum.

Il risultato è “che la maggior parte della popolazione ha cominciato a partire nel panico e la città è praticamente vuota”. “Le forze occupanti -continua Meduza – non impediscono in genere alla gente di partire, ma controllano i loro documenti, verificando se compaiono sulle loro liste, e costringono le persone a spogliarsi in cerca di tatuaggi” nazionalisti. “Le strade – si legge ancora – sono deserte. La maggior parte delle automobili sono scomparse. Presto le uniche persone rimaste a Kherson sono diventate quelle che per qualsiasi ragione non potevano partire o che rifiutano testardamente di lasciare la città natale”.

Su Twitter il Kyiv Independent scrive inoltre che le forze russe hanno disperso con violenza a Kherson una folla di manifestanti pro Ucraina. Quattro manifestanti sono rimasti feriti. Secondo quanto viene riportato, i russi avrebbero utilizzati gas lacrimogeni e granate stordenti contro chi protestava per l’occupazione della città.

Il Ministero degli Interni ucraino, infine, comunica che nelle camere di sicurezza della Polizia di Kherson sono imprigionati “oltre 300 attivisti filo-ucraini, veterani della guerra in Donbass, ex militari o ex membri delle forze dell’ordine”. Il Ministero ipotizza che i prigionieri siano trattenuti dall’esercito russo per avere una base di uomini con cui procedere a scambi di prigionieri o per farli sfilare nelle parate del 9 maggio.

“Secondo le informazioni ricevute potrebbero fingere che si tratti di ‘prigionieri di guerra’ e farli sfilare per le strade delle città occupate”, spiega il dipartimento generale dell’intelligence del Ministero degli Interni ucraino, aggiungendo che “eventi simili hanno avuto luogo a Donetsk nel 2014, quando gli eroi ucraini sono stati costretti a camminare per la via centrale della città, dove sono stati vittime di prepotenze e umiliazioni”.

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