Covid, in calo contagi e decessi. L’Ecdc-Ema: «Sì quarta dose agli over 80, presto per darla a tutti»

6 Apr 2022 20:13 - di Fortunata Cerri
Covid

È di 69.278 nuovi casi di Covid e 150 morti il bilancio delle ultime ventiquattr’ore di pandemia in Italia. I dati del ministero della Salute fanno registrare 461.448 tamponi, per un tasso di positività del 15%. Sono 10.164 i ricoverati con sintomi,  meno 82 da ieri, 466 i pazienti attualmente in terapia intensiva (-5). Le persone attualmente positive sono 1.274.286, con un calo di 102 da ieri. Nelle ultime ventiquattr’ore si contano 69.837 guariti, che portano il totale a 13.601.404 da inizio pandemia.

Covid, Ecdc-Ema: «Sì quarta dose a over 80, presto per darla a tutti»

«È troppo presto per prendere in considerazione l’utilizzo di una quarta dose dei vaccini anti-Covid a mRna nella popolazione generale». Ma sì al secondo booster per gli over 80. Sono due dei punti espressi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc e dall’Agenzia europea del farmaco Ema, nell’atteso parere sulla quarta dose, diffuso dai due enti.

«L’Ecdc e la task force Covid (Etf) di Ema – si legge – hanno concluso che è troppo presto per prendere in considerazione l’utilizzo di una quarta dose di vaccini Comirnaty* di Pfizer e Spikevax* di Moderna nella popolazione generale. Tuttavia, entrambe le agenzie hanno convenuto che una quarta dose (o secondo booster) può essere somministrata agli adulti di età pari o superiore a 80 anni dopo aver esaminato i dati sul rischio più elevato di Covid grave in questa fascia di età e sulla protezione fornita da una quarta dose».

«No evidenze per quarta dose ora in 60-79enni»

«Attualmente – si legge – non ci sono evidenze chiare nell’Ue che la protezione del vaccino anti-Covid contro malattia grave stia diminuendo in maniera sostanziale negli adulti tra 60 e 79 anni con sistema immunitario normale e quindi non c’è nessuna chiara evidenza a sostegno dell’uso immediato di una quarta dose».

Le autorità aggiungono che si continuerà con il monitoraggio dei dati «per determinare se esiste un rischio crescente di malattie gravi tra coloro che sono vaccinati. Se l’attuale situazione epidemiologica cambiasse ed emergessero nuovi segnali, potrebbe rendersi necessario considerare una quarta dose in questa fascia di età», avvertono i due enti Ue. Nel frattempo, «le autorità nazionali prenderanno in considerazione anche i dati locali per decidere se utilizzare una quarta dose nelle persone a rischio più elevato».

Bassetti: «Da Ema no a vaccino di massa, quarta dose caso per caso»

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta con l’Adnkronos Salute la raccomandazione dell’Ema. La quarta dose «è la dimostrazione di come si debba passare da una vaccinazione di massa, ovvero quarta dose per tutti, a una individualizzata. L’Agenzia europea del farmaco dice infatti “può” e non “deve” per la quarta dose, quindi si valuterà caso per caso. Per l’80enne con una importante comorbidità si può valutare la somministrazione ora della quarta dose, mentre nella stessa fascia d’età ma senza comorbidità si può evitare di farla».

E poi ancora. «Si deve cambiare modalità della campagna vaccinale, almeno in questa fase, passare dalla somministrazione di massa ad una su base individuale e valutare situazioni particolari per la quarta dose. Oggi concentriamoci sulla terza dose a tutti gli over 80», conclude Bassetti.

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