Ucraina, l’Italia nel mirino dei cyber attacchi. L’agenzia per la sicurezza: «Attesi per il 6 marzo»

5 Mar 2022 20:43 - di Redazione
cyber attacchi

Domenica 6 marzo l’Italia potrebbe subire attacchi cyber indirizzati a «enti governativi e industriali non meglio definiti». A dare conto dell’allarme, trapelato dal nucleo operativo dell’Anc, l’Agenzia nazionale di cybersicurezza, è stata, tra gli altri, l’agenzia di stampa Agi. «Da notizie riservate si è appreso che domenica 6 marzo potrebbero essere eseguiti attacchi cyber, legati alla situazione internazionale, ai danni di enti governativi e industriali, non meglio definiti, anche nel nostro Paese», si legge sul sito dell’agenzia di stampa.

L’Agenzia per la cyber sicurezza: «Attacchi attesi per il 6 marzo»

«Nel ricordare la necessità di adottare tutte le misure di protezione degli asset IT, in particolare quelle oggetto degli alert specifici già diffusi dall’Agenzia per la Cybersicurezza – Csirt Italia, si raccomanda prestare particolare attenzione nel giorno indicato e comunicare eventuali evidenze di attività malevole utilizzando i canali di comunicazione dello Csirt Italia», si legge ancora nel testo riferito dall’Agi, che però in questo momento ancora non compare sul sito del Computer Security Incident Response Team – Italia, dove pure si riferiscono e aggiornano i «rischi cyber derivanti dalla situazione ucraina»

Dai siti del governo alle infrastrutture: i possibili bersagli

Secondo quanto spiegato dal Sole 24 ore, poi, l’allarme sui cyber attacchi riguarderebbe «tutta la catena di riferimenti istituzionali»: dalla autorità politiche a «ogni sede considerata sensibile», come le infrastrutture e i servizi. Il rischio di un attacco informatico è fra quelli segnalati dai servizi segreti e il premier Mario Draghi lo ha citato nella sua informativa al Senato sull’Ucraina, quando ha comunicato l’attivazione di «un apposito Nucleo per la Cyber sicurezza, per condividere le informazioni raccolte», che «al suo interno» ha «un tavolo permanente dedicato alla crisi in atto».

 

 

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