Ucraina, la Russia apre un quarto fronte al confine con l’Europa. Bombe sulla cattedrale di Mariupol

12 Mar 2022 13:18 - di Angelica Orlandi
Quarto fronte

Si apre un quarto fronte di guerra in Ucraina, arrivata al diciassettesimo giorno dopo la mossa della Russia  di Vladimir Putin di attaccare il Paese. Un quarto fronte di attacco aperto, quello a Ovest: nella morsa dei bombardamenti è finita anche la parte occidentale dell’Ucraina, con le città vicino Leopoli, al confine con la Polonia e centro di smistamento cruciale dei profughi in fuga dal conflitto. Lutsk, Dnipro e Ivano-Frankovsk sono nomi nuovi nel vocabolario di guerra. . Sono tre città dell’Ucraina fin qui entrate di striscio nel conflitto. Putin ha deciso di aprire il quarto fronte, ordinndo ai suoi generali di attaccare a ovest. E  di spostarsi così  a due passi dall’Unione Europea. L’intento del leader del Cremlino è quello di accerchiare completamente l’Ucraina, tagliando la linea di rifornimenti che provengono dall’Occidente.

Quarto fronte ad Ovest: lo scopo di Putin

Lutsk a 70 km dal confine polacco è stata la prima località a essere bombardata. Poi è toccato a Dnipro, nella zona centrale del Paese, dove è stato assaltato l’aeroporto e colpita una fabbrica di manutenzione aerea. Esplosioni anche a Ivano-Frankovsk, 95 chilometri a sud di Leopoli, dove attacchi missilistici hanno distrutto tre aeroporti. Non cessa, nel contempo l’accerchiamento di KievMykolaiv sul Mar Nero e Mariupol. Qui gli ucraini denunciano il bombardamento di una moschea che dava rifugio a 80 civili.

Fonti ucraine: la moschea di Mariupol bombardata

“La moschea del sultano Solimano il Magnifico e Roxelana a Mariupol è stata bombardata dagli invasori russi – si legge in un tweet del ministero -. Più di 80 adulti e bambini si nascondono lì dai bombardamenti, anche cittadini turchi”. Il presidente ucraino Zelensky, in un videomessaggio, lancia un appello: “Madri russe, non mandate i vostri figli in guerra contro l’Ucraina”. E’ in corso nel frattempo  una nuova telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisconofonti dell’Eliseo. Il colloquio era stato anticipato ieri dallo stesso Macron al termine del vertice europeo di Versailles. Per ora nulla di buono all’orizzonte.

Fonti russe: La centrale nucleare di Zaporizhzhia non appartiene più all’Ucraina

Le notizie dai vari fronti sono inquetanti. Gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, che l’impianto non appartiene più all’Ucraina e che d’ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell’energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell’Energoaton, la società nucleare Ucraina. Mosca avrebbe già inviato nel sito 11 suoi ingegneri.

 

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