Ricolfi elogia la destra di Meloni: dopo l’esempio Ucraina nessuno può denigrare il patriottismo di FdI

5 Mar 2022 17:00 - di Adele Sirocchi
Ricolfi
La guerra in Ucraina sta modificando i parametri con i quali guardare alla politica italiana e in particolare alle tre destre esistenti nello scenario nazionale: quella di Salvini, quella di Meloni e quella di Berlusconi.

Ricolfi: gli effetti della guerra sulle destre

Lo sostiene il sociologo Luca Ricolfi in un’analisi su Repubblica di oggi. Tra gli effetti della guerra, sostiene ricolfi, vi è anche “la ristrutturazione dell’immagine della destra“. Fino a ieri infatti si riteneva “Berlusconi buono (perché moderato ed europeista), Salvini & Meloni cattivi (perché sovranisti e anti-immigrati)”.

Meloni pro-Ucraina, Salvini e Berlusconi in imbarazzo su Putin

“Nel breve volgere di pochi giorni – annota Ricolfi – tutto questo è saltato. Giorgia Meloni ha preso risolutamente una posizione atlantista e pro-Ucraina, Salvini e Berlusconi lo hanno fatto obtorto collo, con l’imbarazzo di chi in passato si è sbilanciato innumerevoli volte a favore di Putin”. Nel nuovo clima ostile alla Russia “suona strano pensare Berlusconi e Salvini, fino a ieri i migliori alleati di Putin, come moderati e ragionevoli”.

Ricolfi: se ammiriamo i patrioti ucraini non possiamo dileggiare il patriottismo di FdI

E se guardiamo con ammirazione alla resistenza del popolo ucraino non possiamo poi “dileggiare Giorgia Meloni per il suo definirsi una “patriota”. Si potrebbe commentare tutto questo dicendo che la politica internazionale costringe a riconoscere che ci sono in Italia tre destre molto diverse fra loro, e che non è detto che la destra più accettabile sia quella che ci piace definire moderata, o di governo. Ma ci si potrebbe anche spingere più in là”.
“Forse è venuto il tempo – conclude Ricolfi – di guardare in modo più concreto al mondo della destra, deponendo lo schema estremisti/moderati non solo quando si ragiona di politica internazionale, ma anche quando si ragiona di politica interna”.

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