Raccolti al confine con l’Ucraina 49 rifugiati: la missione della Fondazione An fa ritorno a Roma

27 Mar 2022 16:00 - di Valter Delle Donne
Missione Ucraina, rifugiati

Dal nostro inviato Valter Delle Donne

Ventiquattro donne, 22 bambini (tra loro 3 neonati) e solo 3 uomini, anziani. Sono i componenti del gruppo di rifugiati, raccolti questa mattina, al valico di Korczowa, al confine polacco con l’Ucraina, dalla Missione umanitaria della Fondazione Alleanza nazionale. I 49 rifugiati ucraini, prima dell’imbarco, sono stati sottoposti a uno screening medico preliminare e a tampone antigenico Covid, risultando tutti negativi.

L’arrivo della missione umanitaria è previsto a Roma nel tardo pomeriggio di lunedì. Un viaggio che dovrebbe durare almeno 30 ore: il gruppo, infatti, dato l’elevato numero di bambini, ha infatti bisogno di numerose soste lungo gli oltre 1800 chilometri che ci separano dalla Capitale.  

Ucraina, Giordano: “La Fondazione An ha lavorato a lungo a questa missione”

“A Roma – spiega Antonio Giordano, vicepresidente della Fondazione An – verranno accolti dalla Protezione civile del Lazio con la quale ci siamo già coordinati. La maggior parte di loro ha parenti in Italia, ma la loro speranza è quella di tornare a casa quando finirà la guerra. Dietro la nostra presenza qui al confine polacco – aggiunge Giordano – c’è il contributo di tutti i consiglieri della Fondazione An, del nostro personale che sta lavorando da giorni alla spedizione e di tutta la nostra comunità”. Le persone rifugiate arrivano da Leopoli, grazie alla collaborazione della Fondazione Ulyana Uzyk e attraverso il centro organizzativo del centro di accoglienza di Hala Kijowska.

Alemanno: orgogliosi di questa missione, come italiani e come persone di destra

“La nostra missione – dice Gianni Alemanno, che ha coordinato la spedizione con Giordano – è entrata nella sua fase più importante raccogliendo tante donne e tanti bambini che fuggono dalla guerra. Non stiamo portando in Italia nessun uomo maturo, a conferma che dalla guerra non fugge chi è in grado di combattere. Guardando in faccia lo sgomento di queste donne e lo smarrimento di questi bambini – prosegue Alemanno – comprendiamo che questa guerra deve terminare il più presto possibile con una soluzione onorevole, senza che nessuno speculi sull’escalation del conflitto”. Per poi dedicare un ringraziamento ai 15 volontari che hanno partecipato alla missione. “I nostri volontari hanno mostrato il volto migliore dell’Italia, in collaborazione con tanti altri volontari provenienti da ogni parte del mondo. E il fatto che siano persone di destra non fa che aumentare il nostro orgoglio”. 

(video Alberto Palladino)

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