Missione umanitaria della Fondazione An: porterà aiuti e accompagnerà in Italia 100 profughi ucraini

23 Mar 2022 15:07 - di Valter Delle Donne
Missione umanitaria

Partiranno venerdì mattina da Roma i tre pullman della missione umanitaria Solidarietà all’Ucraina, promossa dalla Fondazione Alleanza nazionale. L’iniziativa è stata presentata questa mattina dal presidente della Fondazione An Giuseppe Valentino, dal presidente del comitato Ignazio La Russa e dal componente del Cda della Fondazione, Marco Martinelli.  

La missione sarà guidata in prima persona da due membri del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione An: Gianni Alemanno e Antonio Giordano. Sarà composta da 15 volontari, accompagnati da una equipe medica e da un giornalista del Secolo d’Italia.

Valentino: “Una missione umanitaria che la Fondazione An ha il dovere di sostenere”

«Abbiamo avvertito la necessità di essere vicini a chi in questo momento soffre e subisce un’ingiustizia che le parole non bastano a definire», ha esordito il presidente Valentino presentando la missione umanitaria. «Siamo una Fondazione solidale con chiunque abbia bisogno e necessità. Ci è sembrato doveroso avviare questo intervento che porterà benefici a una piccola parte dei cittadini ucraini che stanno vivendo una grande sofferenza».

Giordano: “Ci chiedono acqua, ma anche caramelle per i loro bambini”

«Tra le cose che ci hanno chiesto, hanno bisogno di acqua in bottiglia – racconta Antonio Giordano – e questo dà l’idea delle difficoltà che hanno in quel posto. E poi caramelle e dolci per i bambini e questo è davvero commovente».  Poi il vicepresidente della Fondazione An lascia intuire come la situazione sia drammaticamente precipitata. «Mentre all’inizio – dice – cercavano una sistemazione in Italia per pochi giorni, in attesa che la guerra finisse, ora molte persone dicono che non hanno più una casa, non hanno più un marito. Questo ci riempie di coraggio e di responsabilità per la sfida che ci attende». Una sfida, conclude Giordano, che «i nostri amici della Fondazione An hanno immediatamente sostenuto». 

Nello specifico, la missione “Solidarietà all’Ucraina”, finanziata e organizzata direttamente dalla Fondazione An, prevede l’invio di tre pullman fino ai centri di accoglienza dei  profughi collocati vicino ai valichi di frontiera tra la Polonia e l’Ucraina di Medyka e di Korczowa. Il convoglio partirà dalla Capitale venerdì 25 e arriverà a destinazione portando ai centri di accoglienza medicinali, coperte e generi di prima necessità. Poi tornerà a Roma lunedì 28 portando cento profughi ucraini che intendono raggiungere l’Italia.

La Russa: “Vedo il popolo ucraino e mi sento coinvolto come ai tempi di Jan Palach”

«Mi sento particolarmente coinvolto umanamente e psicologicamente, nella solidarietà e nella vicinanza all’Ucraina», premette Ignazio La Russa. «Mi tornano in mente gli eventi del 1956, quando dei giovani a mani nude combattevano contro i carri armati della Russia comunista. Penso a Jan Palach che a Praga si immolava, mi viene in mente Solidarnosc, mi viene in mente la liberazione della Germania. Si tratta di una solidarietà di popoli vicini a noi, che ci assomigliano e che hanno i nostri stessi valori». 

Alemanno: “La missione umanitaria porterà aiuti in due punti”

Un distinguo ribadito anche da Gianni Alemanno: «Dall’Ucraina stanno arrivando quasi solo donne e bambini. Dal Mediterraneo arrivano invece maschi adulti che hanno abbandonato la loro famiglia, sono quindi delle situazioni completamente diverse».

«In Polonia – ha spiegato Alemanno entrando nel dettaglio operativo  – la missione porterà gli aiuti e raccoglierà i profughi al Centro di accoglienza italiano per rifugiati ucraini nella città di Przemysl (valico di Medyka) e al Centro di accoglienza Hala Kijowska (valico di Korczowa). Abbiamo preso anche accordi di collaborazione anche con la Ong ucraina “Ulyana Kuzyk Charitable Foundation” che condurrà ai nostri pullman famiglie di profughi raccolti direttamente in Ucraina. Porteremo medicinali, attrezzature sanitarie, coperte e generi di prima necessità non deperibili. E porteremo cinque defibrillatori alla Fondazione che ce le ha chiesti espressamente».

Tutte le operazioni sono state concordate con la Protezione Civile del Lazio, che accoglierà i profughi all’hub Acea Ostiense di Roma. Qui, saranno svolti gli adempimenti burocratici e sanitari necessari per l’ingresso nei centri di prima accoglienza, mentre la Fondazione An si occuperà di accompagnare le persone che hanno una propria autonoma destinazione in Italia.

 

 

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