L’allarme: «Mosca si prepara a usare il Sarin». Ecco gli effetti del gas nervino che “tenta” i russi

26 Mar 2022 15:43 - di Mia Fenice
mosca

«Mosca si prepara a usare veleni e altre sostanze chimiche contro i nemici». Lo sostengono gli analisti volontari di InformNapalm, citati su Telegram da Ukraine Now, che avrebbero prove che all’esercito russo sono stati dati antidoti a determinati tipi di veleno, incluso l’agente nervoso paralizzante “Sarin”.

Il 20 marzo, riporta il sito dell’Adnkronos, sarebbero state rilasciate fiale con atropina al personale di comando delle forze d’invasione della Federazione Russa. L’atropina si usa come antidoto per l’avvelenamento chimico.

Mosca, che cos’è il Sarin e gli effetti

Il Sarin è un gas nervino con effetti paralizzanti classificato come arma chimica di distruzione di massa. Si tratta di un veleno 26 volte più letale del cianuro. Non si conosce il quantitativo effettivo dell’agente chimico disponibile negli arsenali russi, dato che ufficialmente il gas è stato bandito da Mosca con l’adesione alla Convenzione sul bando delle armi biologiche del 1972 e a quella sulle armi chimiche del 1993. Tuttavia, secondo gli Usa e la Nato, la Russia avrebbe continuato a portare avanti programmi di armamenti, ad esempio testate missilistiche, che includono anche il Sarin. In effetti, la Federazione Russa è già stata accusata di aver usato armi chimiche in Siria, dove avrebbe colpito i civili contrari al regime di Bashar al Assad in almeno trecento attacchi.

Esposizione al Sarin: ecco le conseguenze

L’esposizione al gas Sarin è letale anche a concentrazioni molto basse e la morte può verificarsi entro dieci minuti dopo l’inalazione diretta a causa del soffocamento da paralisi respiratoria, a meno che gli antidoti non vengano somministrati rapidamente. Le persone che assorbono una dose non letale, ma non ricevono cure mediche immediate, possono subire danni neurologici permanenti. È per questa ragione che secondo InformNapalm ai soldati russi sarebbero state consegnate fiale di atropina, che è, insieme alla pralidossima, l’antitodo per eccellenza al Sarin.

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