La Parolina – Roma

9 Mar 2022 0:01 - di Redazione

La Parolina 
Via Giacomo Leopardi, 1– 01021 Trevinano – Viterbo
Tel. 0763/717130
Sito Internet: www.laparolina.it

Tipologia: Ricercata
Prezzi: antipasti 25€, primi 30€, secondi 25/35€, degustazione 85/110€

OFFERTA
Incastonata fra Lazio, Umbria e Toscana, La Parolina è una bomboniera del gusto che, in un contesto particolarmente ameno con vista sul Monte Amiata, propone una cucina ricercata di territorio. Chi viene da Roma deve mettere in conto quasi due ore di macchina, con gli ultimi chilometri (alcuni pure su un agevole sterrato) in un paesaggio collinare ricco di boschi in cui non è raro intravedere volpi, istrici e lepri. All’arrivo si viene ripagati da una location che negli anni ha preso una sua identità, con le grandi vetrate affacciate sulla vallata. Il menù racconta il territorio a cui è dedicato “La Tuscia nel piatto”, un percorso degustazione a 85€ che fa parte di quello ancor più completo – “Emozioni” – a 110€, con la possibilità di ordinare pure à la carte. La nostra cena è cominciata con il sempre eccellente caviale di lenticchie nere cotte nel brodo di pesce e servite su crema di patate in una simpatica confezione, per proseguire con il delizioso gelato di ceci con olio evo. Più delicato e magistralmente marinato il coregone di Bolsena su zuppetta di pomodoro, che ha preparato il palato all’ottima tartare di manzo con maionese di nocciola e nocciole dei Monti Cimini e agli eccellenti cappelletti di cinta senese in brodo progressivo: un consommé di cipolla a cui aggiungere a metà una gelatina che dava un apporto affumicato per concludere gli ultimi cucchiai aggiungendo un estratto di liquirizia a stemperare l’insieme. Meno incisivi gli spaghetti alla chitarra di farina di farro della valle del Paglia con peperone arso e crusco a dare croccantezza, mentre abbiamo trovati ottimi i fagioli del purgatorio con baccalà e cotenna soffiata. Grande equilibrio nel controfiletto di maiale brado con mostarda di clementine e cipolla marinata, cotto prima a bassa temperatura e poi in casseruola, anche se le carni erano un po’ secche, accompagnato da un ottimo soffice di patate di Grotte di Castro all’olio evo. Finale affidato alla pavlova con ricotta e lampone e all’ormai classica “Italia squisita”, una tavolozza raffigurante l’Italia sulla quale è adagiata la piccola pasticceria a richiamare le preparazioni regionali, a cui abbiamo fatto seguire un caffè ben estratto anche se non particolarmente complesso.

AMBIENTE
Sembra di entrare in una casa, con il salottino d’ingresso da cui si scorge il bagno e la grande sala con tavoli ben distanziati e apparecchiati di tutto punto, alcuni dei quali disposti in prossimità delle grandi vetrate con vista sull’Amiata. Nei mesi caldi un curato dehors permette di mangiare all’aperto.

SERVIZIO
Cortese e preparato, pronto a venire incontro alle esigenze del cliente.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

Scarica l’app GRATUITA Buon APPetito e troverai oltre 1.000 recensioni indipendenti sui locali di Roma, Milano e Torino

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *