Guerra in Ucraina, richiamati gli americani in Russia. Mosca gela l’ottimismo sulla pace

30 Mar 2022 13:46 - di Penelope Corrado
guerra Russia, poliziotto a Mosca

La guerra in Ucraina potrebbe scatenare un effetto a catena per gli americani in Russia. Mosca potrebbe infatti “individuare e trattenere” gli americani nel Paese. È l’avvertimento lanciato dagli Stati Uniti, che hanno chiesto agli americani di non recarsi in Russia o di lasciare “immediatamente” il Paese, sottolineando che le autorità di Mosca “applicano in modo arbitrario la legge”. Secondo Washington, inoltre, ci sono state diverse segnalazioni di cittadini statunitensi “individuati e detenuti dall’esercito russo” mentre si trovano in Ucraina o mentre se ne stavano andando attraverso il territorio occupato dalla Russia.

In Turchia fumata nera nelle trattative tra Kiev e Mosca

Sul fronte diplomatico, invece arriva una fumata nera da Istanbul. Non c’è stato alcun punto di svolta” nella crisi ucraina dopo il quarto round di negoziati che si è svolto ieri in Turchia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov affermando che il Cremlino ”non ha visto nulla di promettente” e che ”c’è ancora un grande lavoro da fare”. Peskov ha comunque giudicato ”positivo” il fatto che l’Ucraina abbia messo per iscritto le sue richieste per porre fine al conflitto. Il portavoce del Cremlino ha anche annunciato che nelle prossime ore il capo dei negoziatori russi fornirà un ulteriore aggiornamento sull’esito dei colloqui. Dall’altra parte, la versione è altrettanto chiara. La condizione per firmare un trattato di pace con la Russia è il ritiro delle truppe dall’intero territorio occupato dopo il 23 febbraio”. Lo ha ribadito in una intervista a Rbk Ucraina il capo negoziatore ucraino, David Arakhamia.

La cautela della Francia: aspettiamo le azioni

La Francia giudicherà la Russia in base “alle sue azioni e non in base ai suoi annunci”. A dichiararlo è stata la portavoce della diplomazia di Parigi, Anne-Claire Legendre, intervenendo su France Info. Mosca, ha osservato, può anche giocare a cercare di “guadagnare tempo”, “giocando la carta del negoziato”. “Dobbiamo giudicare in base agli atti ciò che la Russia vuole mettere sul tavolo”, ha insistito.

L’Onu istituisce una commissione sugli eventuali crimini di guerra della Russia

Le Nazioni Unite hanno intanto creato una commissione d’inchiesta per indagare su eventuali crimini di guerra commessi in Ucraina. La commissione, composta da tre esperti di diritti umani e guidata dal norvegese Erik Mose, ha l’obiettivo di ”indagare su tutte le presunte violazioni e abusi dei diritti umani, sulle violazioni del diritto internazionale umanitario e sui crimini correlati nel contesto dell’aggressione contro l’Ucraina da parte della Federazione Russa”.

Mose, 71 anni, è un giudice norvegese che è stato presidente del Tribunale penale internazionale per il Ruanda dal 2003 al 2007. Lo scorso 4 marzo il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha deciso di istituire la commissione d’inchiesta per la durata di un anno su richiesta dell’Ucraina e dei suoi alleati, tra cui l’Unione Europea, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *