Frassinetti e Bucalo: “La scuola non sia asservita all’utilitarismo. Serve una sintesi col mondo del lavoro”

24 Mar 2022 19:40 - di Adriana De Conto

Grandi temi sono messi sul tappeto nella sala riunioni della Fondazione Alleanza Nazionale. La nostra scuola tra cultura e innovazione ha messo in campo il meglio delle analisi che FdI pone in essere da sempre. “E’ il momento giusto per parlarne. La scuola eredita criticità dai governi di centrosinistra – dalla riforma Berlinguer in particolare- a cui va posto rimedio”. La responsabile della Scuola di FdI Paola Frassinetti ha davanti a sé  il libro “Il danno scolastico” scritto dal sociologo Luca Ricolfi e dalla moglie scrittrice Mastrocola, che pur di formazione progressita non nascondono le ricadute negative dell’approccio di sinistra alla scuola. Frassinetti paventa che  con la scusa  degli  stanziamenti del PNRR, si intenda  effettuare una riforma della scuola “occulta”,  senza il coinvolgimento del Parlamento”.

Frassinetti: “C’è una tendenza anti-classica che viene dagli Usa”

E questo desta preoccupazione in FdI “perché c’è una tendenza anti-classica che viene da gli Usa che mira a “cancellare” i classici, proprio ora che molte aziende chiedono personale laureato in filosofia; proprio in un momento in cui l’arte potrebbe fare da volano economico per l’Italia. L’utilitarismo – spiega Frassinetti – si sta diffondendo e i professori risentono di tale piega. Paradossalmente, parafrasando il titolo del convegno, la ‘cultura’ si sta diradando nella scuola, uno scenario assurdo per l’Italia”. “Crediamo che ci sia bisogno di un maggior riavvicinamento della cultura alla scuola e  di tutelare le materie umanistiche, in particolare la storia degli antichi classici e la reintroduzione facoltativa dello studio del latino alle medie inferiori”, è la proposta.

Frassinetti: “Proponiamo il latino facoltativo alle medie”

“Intervenire sulle modalità di reclutamento degli insegnanti e sulla loro formazione, revisione dei programmi nelle scuole sono la priorità per Frassinetti. La riforma Berlinguer ha fallito proprio laddove si proponeva di abolire le differennze sociali. E’ avvenuto il contrario: “È ormai dimostrato che abbassare il livello di istruzione danneggia soprattutto gli studenti che provengono da classi meno abbienti; in quanto aver avuto un’ottima istruzione è la loro unica carta per competere con gli altri”.

Bucalo: l’alternanza scuola lavoro va ripensata

La parlamentare Ella Bucalo ha toccato un tema nevralgico: il lavoro. “Come FDI comprendiamo che è arrivato il tempo di  trasformare la scuola, di ripensarla e non distruggerla come sta avvenendo oggi totalmente appiattita al concetto di scuola oggetto del mercato. È quanto mai necessario dunque “rimettere al centro” l’educazione, la cultura, la crescita intellettuale affiancandola ad una crescita professionale e mai sacrificare uno rispetto all’altro. Solo cosi i giovani saranno pronto a trasformare la realtà, per costruire il loro futuro e non subirlo. Ecco perché una dei primi interventi è modificare l’alternanza scuola lavoro ora chiamati PCTO . FDI non chiude le porte della scuola a esperienze esterne a condizione che queste siano davvero inserite in un progetto educativo, conservino una valenza culturale, non siano obbligatorie e quindi vincolanti al superamento dell’esame di stato”.

“Oggi si scontrano purtroppo due tendenze opposte: chi vuole che il mondo del lavoro non entri nella scuola e chi vuole la scuola meramente funzinale al lavoro. FdI vuole trovare una sintesi virtuosa: i due mondi non possono essere contrapposti, ma lavorare e integrarsi armonicamente nello studente. Ikl ragazzo non devfe subire la Scuola Lavoro ma capire che sta costruendo il suo futuro. Purtroppo invece spesso l’alternanza viene percepita come una ‘perdita di tempo”. Pertanto la proposta di FdI afferma Bucalo ” è riportare l’alternanza scuola-lavoro nei giusti binari, facendo capire alle aziende che offorno formazione che si tratta di un eccelletnte investimento”.

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