FdI boccia i primi 4 mesi di Gualtieri sindaco: “Promesse non mantenute, Roma è sporca come prima”

7 Mar 2022 17:44 - di Carlo Marini
sindaco Gualtieri

“Mentre attendiamo pazientemente, ma non illimitatamente, ancora l’invio in commissione trasparenza dei curriculum relativi ai collaboratori del Sindaco e della Giunta, dobbiamo rilevare che l’ottimismo del sindaco Gualtieri sui risultati raggiunti in questi 137 giorni appare assai discutibile”. Lo dichiara il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, presidente della Commissione Trasparenza.

“La città è, infatti, ancora sporca nonostante la promessa di ripulirla in 60 giorni, i miglioramenti sono limitati a qualche situazione di emergenza ma non possiamo certo dire che complessivamente la città sia pulita. L’urbanistica appare ancora completamente ferma, affrancazioni, condono e piani di recupero urbano delle periferie non segnano passi in avanti e comincia a uscire fuori qualche chicca come la prevista delibera per aumentare la riserva per le case popolari ed aggirare le graduatorie favorendo gli occupanti di professione a discapito dei cittadini indigenti in attesa di un alloggio popolare. Vedremo se alla scadenza dei primi 180 giorni di governo della città il Sindaco si avvicinerà ai risultati promessi ma ancora lontani anni luce” conclude De Priamo. “Il giudizio, fino ad ora, è una insufficienza piena”.

Dal sindaco Gualtieri quattro mesi di chiacchiere

A conferma dello stato di degrado permamenente, c’è un video di una settimana fa, postato dalla pagina Facebook Roma fa schifo. Immagini dalla stazione Termini, la stazione che per molti visitatori rappresenta il biglietto da visita della Capitale. Un biglietto che in realtà è una carta straccia. Come le tante che si trovano per terra, esattamente come quattro mesi fa amministrava Virginia Raggi.
Insomma, è cambiato poco o niente. E non è un caso che un sondaggio di Greenpeace sulla mobilità abbia registrato un plebiscito negativo sulla gestione di traffico, trasporti e viabilità. Quasi 8 romani su 10 sono infatti insoddisfatti delle condizioni della mobilità. E’ quanto emerge da un sondaggio che Greenpeace ha realizzato con Ipsos sulla percezione dei cittadini di Roma rispetto alla mobilità in città. Lo studio mostra che per i cittadini romani gli aspetti più critici della mobilità, e quelli più urgenti su cui l’amministrazione dovrebbe intervenire, sono il traffico e gli ingorghi (per il 60% degli intervistati), la manutenzione stradale e l’insufficienza del trasporto pubblico locale (per più del 50%). La maggioranza dei cittadini risulta favorevole all’aumento di aree pedonali in città e alla chiusura al traffico di alcune zone per la creazione di spazi verdi.

Dal sondaggio emerge infine che per i romani la predisposizione di una rete di mezzi di trasporto pubblico che favorisca l’intermodalità e un’offerta di abbonamenti più varia, con sconti significativi per alcune categorie di utenti, potrebbero incentivare l’uso del trasporto pubblico locale. “I risultati del sondaggio illustrano uno scenario di mobilità drammatico. Ad oggi l’auto è il mezzo preferito dai romani, e ciò è dovuto principalmente al fatto che spesso non esistono soluzioni alternative valide”, dichiara il Gruppo Locale Greenpeace di Roma. “Le piste ciclabili sono impraticabili, la manutenzione degli autobus e della metro è carente, la frequenza e la capillarità del trasporto pubblico è critica. E la situazione peggiora decisamente nei quartieri periferici”.
Il sondaggio di Greenpeace Italia sulla mobilità urbana ha interessato otto città italiane. Oltre a Roma, è stato realizzato anche a Milano, Torino, Napoli, Genova, Bari, Palermo e Pisa.

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