Esce “Giuseppe Mazzini, un italiano”: il libro che restituisce alla destra “L’apostolo della patria”

11 Mar 2022 11:33 - di Redazione
mazzini

Riappropriarsi del pensiero di Mazzini, per riscoprire «la valorizzazione dell’identità nazionale e della comunità». Con il fine «pratico» di dare nuovo slancio all’Italia. In occasione del 150esimo anniversario dalla morte, Eclettica Edizioni dà alle stampe il libro di Francesco Carlesi Giuseppe Mazzini, un italiano. L’apostolo della patria e del lavoro. E lo fa nella convinzione che «chi non crede alla fine della storia e dell’Italia può letteralmente rigenerarsi dentro gli scritti del patriota, pur con tutte le velleità e gli eccessi che lo caratterizzarono».

Da Carlesi saggio rigoroso su Mazzini e il suo pensiero

Carlesi, storico, presidente dell’Istituto “Stato e partecipazione” e autore di numerosi saggi, ripercorre storia e idee Mazzini con serietà e rigore, accompagnando il lettore in quelle pieghe del suo pensiero che mantengono una loro attualità e che continuano a “parlarci” nonostante si registri una certa tendenza all’oblio. «Si tratta di spunti che muovono verso il sacrificio, la religiosità, il senso di comunità, l’elevazione degli ultimi, il rifiuto del materialismo e dell’individualismo. Grandi passioni che Mazzini incarnò e pagò con l’esilio, gli arresti e le condanne a morte. Passioni grandi che, nonostante tutto, portarono un contributo alla costruzione dell’Italia unita, ispirando inoltre generazioni di politici e studiosi dopo di lui», si legge nella presentazione del volume curata da Eclettica edizioni, che ricorda anche come «il patrimonio del pensiero del genovese non può essere “univoco”».

Il ruolo dell’identità mazziniana nel pensiero della destra

«Sulla sua scia nacquero associazioni e partiti che fecero dell’Europa, dell’eguaglianza, della democrazia e dei diritti umani i loro capisaldi, mentre allo stesso tempo il sindacalismo rivoluzionario, il movimento corporativo, Gentile e il fascismo trovarono nella sua religiosità, nel suo interclassismo e nel suo patriottismo dei riferimenti fecondi», si legge ancora nella presentazione del libro, in cui Carlesi molto si sofferma sull’eredità mazziniana acquisita poi anche dalla destra sociale. Un’eredità fatta di idea di patria e questione sociale che, oggi, nell’epoca del capitalismo finanziario, della modernità liquida, della globalizzazione, dell’attacco ai confini nazionali rischia di apparire ai più come inattuale e che, invece, proprio per questo merita di essere riscoperta pienamente e di far ritrovare a Mazzini il suo posto in una coscienza collettiva che vada ben oltre la toponomastica.

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