Crimini di guerra e genocidi, la Corte penale internazionale apre un’indagine contro la Russia

3 Mar 2022 13:01 - di Sara De Vico

Presunti crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. La Corte penale internazionale ha ufficialmente avviato un’indagine. Lo ha annunciato il procuratore della Corte, Karim A.A. Khan Qc, dopo che 39 Paesi (un numero mai così ampio), tra cui l’Italia, hanno sottoscritto la procedura di attivazione della Corte. Il lavoro di raccolta delle prove in Ucraina è già iniziato, ha spiegato il procuratore. Lasciando intendere che le prove di crimini di guerra commessi da Mosca non mancano.

Crimini di guerra la Corte dell’Aia apre un’indagine

“Come già detto nella mia dichiarazione del 28 febbraio”, ha sottolineato Khan, “nell’esame preliminare della situazione in Ucraina, il mio ufficio ha già trovato una base ragionevole per ritenere che siano stati commessi crimini nell’ambito della giurisdizione della Corte. E ha identificato casi potenziali che sarebbero ammissibili”.

Al setaccio tutti gli atti dal 21 novembre 2013

L’indagine riguarderà tutti gli atti commessi in Ucraina dal 21 novembre 2013. Questo includerebbe “tutte le accuse passate e presenti di crimini di guerra. Crimini contro l’umanità o genocidio commessi in qualsiasi parte del territorio dell’Ucraina. Da qualsiasi persona”, ha detto il procuratore. Il primo ministro britannico Boris Johnson ieri aveva accusato Putin di essere “colpevole di un crimine di guerra” dopo il bombardamento di civili in Ucraina. Facendo eco a una precedente accusa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Khan, recentemente nominato procuratore, ha assicurato che l’indagine sarà condotta “in modo obiettivo e indipendente”. E che mirerà a “individuare responsabilità per i crimini che rientrano nella giurisdizione della Cpi”. L’Ucraina non è un membro, ma nel 2014 ha accettato la giurisdizione della Corte.

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