Bionda, esile e coraggiosa: chi è Ulyana Kuzyk. La sua Ong gestirà gli aiuti della Fondazione An
Al confine polacco, all’arrivo in Polonia del convoglio umanitario della Fondazione An, troveremo ad attenderci la Ong ucraina “Ulyana Kuzyk Charitable Foundation”. La sua fondatrice parla benissimo italiano, essendo vissuta nel nostro Paese per 17 anni. «Questa giovane donna bionda, dall’aria esile e dagli occhi brillanti, ha lasciato una vita sicura, affari e famiglia in Italia per aiutare i bisognosi residenti a Leopoli». Con queste parole un giornale ucraino descriveva, appena due anni fa, la parabola di Ulyana.
Il racconto dei giornali ucraini: “Bionda, esile e coraggiosa”
La storia del suo volontariato inizia con la Rivoluzione della dignità del 2014, quella in cui fu deposto e costretto alla fuga con l’accusa di corruzione l’allora presidente ucraino Yanukovich, lo stesso che Putin vorrebbe riportare a Kiev al posto di Zelensky. Ulyana decise di lasciare Napoli, dove viveva fino a quel momento, e di mettersi a disposizione della sua patria. Come ha raccontato lei stessa nelle varie interviste, la Fondazione Ulyana Kuzyk aveva iniziato fornendo assistenza alle famiglie dei reduci di guerra e agli orfani. Poi, ha proseguito, aiutando altre categorie bisognose: le persone socialmente vulnerabili, le persone con disabilità, i pensionati. Successivamente, come racconta a La Gazzetta ucraina, «con la mia amica Ulyana Dorosh, deputata del consiglio regionale, abbiamo deciso di provare a creare un caffè sociale di beneficenza “Basilico”. Un caffè sociale dove far conoscere anche la cucina italiana». Lo scopo dell’iniziativa sociale è quello di impiegare i gruppi “vulnerabili” della popolazione e di destinare loro i proventi in beneficenza. Un progetto che ha successo e che viene premiato anche dagli elettori di Leopoli: infatti Ulyana Kuzyk è stata anche eletta in consiglio comunale.
Ulyana Kuzyk, da Napoli a Leopoli
Durante la pandemia Covid la Fondazione si è trovata ad affrontare emergenze sempre più crescenti e drammatiche. Niente rispetto a quello che sta vivendo dallo scoppio della guerra. L’ente di beneficenza di Leopoli sta facendo degli sforzi straordinari per far fronte alla spaventosa situazione umanitaria. Anche in questo caso, la giovane ucraina non si è data per vinta: ha telefonato agli amici ucraini in mezza Europa, ma anche ai tanti italiani di buona volontà, nel segno di un legame con il nostro Paese che non si è mai interrotto. Non a caso, nel suo ultimo post su Facebook, Ulyana cita anche noi. Racconta, infatti, dell’imminente incontro con la spedizione della Fondazione An. «Mi preparo – fa sapere Ulyana ai suo follower – per un viaggio in Polonia di due giorni. Grazie all’aiuto e alla generosità di tutti voi». E quel grazie, in questo caso, va esplicitamente agli italiani.