Bimbo ucraino di un anno ricoverato al Bambino Gesù. Portato in Italia dai genitori. La corsa alle adozioni

1 Mar 2022 18:40 - di Redazione

Primo ricovero all’ospedale romano del Bambino Gesù di un piccolo ucraino di poco più di un anno. Portato in Italia dai genitori con i propri mezzi. “È  arrivato questa mattina all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, con i propri genitori, il primo bambino proveniente dall’Ucraina. Da una delle regioni occidentali”. Lo comunicano l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio e l’ospedale pediatrico della Capitale, in una nota congiunta.

Ucraina, bimbo di un anno ricoverato al Bambino Gesù

Il piccolo ha poco più di un anno, tracheostomizzato dall’età di 4 mesi, con una diagnosi di paralisi cerebrale infantile. I genitori hanno attraversato il confine ucraino e sono riusciti a raggiungere con mezzi propri l’Italia. Dove grazie all’aiuto di alcuni parenti sono giunti nella notte in provincia de L’Aquila. Il bambino è stato quindi trasferito in ambulanza al Bambino Gesù, dov’è ricoverato in questo momento in terapia intensiva”. L’Istituto offre il proprio supporto alla Commissione per le adozioni internazionali e alle autorità governative. La presidente Giuffrida: “Un dovere accogliere chi fugge dal conflitto”.

Gli Innocenti pronto alle adozioni internazionali

L’Istituto degli Innocenti si è messo a disposizione della Commissione per le adozioni internazionali e del governo italiano. A supporto dei percorsi di accoglienza di bambini e ragazzi ucraini in fuga dal teatro di guerra. Le autorità italiane sono al lavoro per creare le condizioni delle partenze in sicurezza e corridoi speciali per i minori. E i nuclei familiari in fuga dal Paese sotto attacco delle truppe russe. E per predisporre la prima accoglienza. L’Istituto degli Innocenti darà il proprio supporto. Così come già accaduto per l’emergenza Afghanistan. Che ha visto gli Innocenti accogliere nuclei familiari che hanno trovato riparo in Italia dal regime talebano.

Una storia di accoglienza lunga sei secoli

“La nostra storia – dice la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida – è una storia di accoglienza lunga sei secoli. E anche in questo caso diamo il nostro supporto per ospitare bambini e bambine in fuga dalla guerra, con le madri. Per poter dare loro non solo la salvezza ma anche la possibilità di immaginarsi e di costruire un futuro”. Il nostro compito – conclude Giuffrida – è operare in favore dei bambini, delle madri e delle famiglie, prendendoci cura di chi è in difficoltà, come chi ha conosciuto gli orrori della guerra.

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