«Volevano uccidere il presidente»: 4 soldati della Legione Straniera arrestati in Centrafrica. Uno è italiano
C’è anche un italiano fra i quattro uomini della Legione straniera francese, operanti sotto la bandiera dell’Onu, arrestati a Banguì, capitale della Repubblica Centrafricana. Lo riferisce FranceInfo, spiegando che le autorità centrafricane hanno aperto un’inchiesta sui quattro, mentre sui social i legionari vengono accusati di aver voluto uccidere il presidente Faustin-Archange Touadera. La vicenda avviene nel quadro di crescenti tensioni fra Parigi e Mosca, per la presenza nel Paese di mercenari russi della società Wagner.
Arrestati 4 soldati delle Legione Straniera
L’arresto è avvenuto lunedì, mentre i quattro scortavano il generale francese Stephane Marchenoir, Capo di Stato maggiore della forza di pace Onu in Centrafica (Minusca), diretto all’aeroporto per recarsi a Parigi. I soldati della Legione Straniera arrestati sono «di nazionalità francese, italiana, rumena e bulgara», ha riferito la procura di Bangui.
Parigi e l’Onu: «Accuse false. Liberati subito»
Al momento dell’arresto i legionari erano pesantemente armati. Esibivano il badge della Minusca ma il loro veicolo, un Toyota Land Cruiser 200, non aveva – è stato detto – il logo dell’Onu e, secondo la procura, era considerato «sospetto». Il veicolo, «seguito già da due mesi dai servizi d’informazione della polizia» si trovava «a meno di 30 metri dal convoglio presidenziale», ha sostenuto la procura. Parigi e l’Onu hanno smentito, parlando di «disinformazione» e «volgare manipolazione». Un alto rappresentante dell’Onu in Centrafrica ha incontrato Touadera per chiedere di liberare «al più presto» gli arrestati.