Stato d’emergenza, l’affondo di Cacciari: “Quando finirà? Decideranno con le freccette quei geni”

16 Feb 2022 10:59 - di Adriana De Conto
Cacciari stato d'emergenza

“Quando finisce lo stato d’emergenza?“. Bianca Berlinguer a Cartabianca porge la domanda a Massimo Cacciari. Il filosofo è particolarmente su di giri, critico, caustico. Che ne so io, lo decideranno con le freccette…”. Alla domande sull’ipotesi di stop allo stato d’emergenza il 31 marzo se la ride.  “Già adesso non siamo più in emergenza, è evidente. Lo chieda ai geni del ministro della Sanità e ai suoi esperti. Ci sono i dati, lo dicono i Bassetti e i Crisanti“, dice il filosofo e politologo.

Stato d’emergenza? Cacciari: “Quei gran geni di Speranza…”

Lo stato di emergenza non verrà probabilmente rinnovato dopo 26 mesi, vista la situazione coronavirus in netto miglioramento. Dell’argomento ha discusso, in modo piuttosto polemico, l’ex sindaco di Venezia, “provocato” proprio dalla conduttrice. Molto scettico anche e soprattutto  sull’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, con annessa sospensione dal lavoro di chi non ha ottemperato al’obbligo. Una misura che tutti giudicano arrivata fuori  tempo massimo, in maniera del tutto anacronistica ripstto ai dati di oggi.

Fine stato d’emergenza, Cacciari: “Come le previsioni del tempo…”

Glielo chieda ai geni del ministro della Sanità e dei suoi esperti -insiste Cacciari-  I dati sono lì, lo dicono tutti. Con i morti sopravvalutati, i tamponi che tutti sanno che significano poco e niente… E avanti popolo, cosa vuole che le dica? A me chiede quando finiranno l’emergenza?”. Uno sfogo dei suoi. Poi usa il codice dell’ironia, anche se c’è ben poco da ridere circa la “casualità” di certe scelte del governo:  “Lo decideranno con le freccette, che ne so io? Come una volta facevano le previsioni meteorologiche… Dove butta, butta”.

“Spero ci sia un piano per il ritorno alla normalità”

Non da oggi lo scetticismo di  Massimo Cacciari si abbatte sui “geni” dell’attuale classe dirigente per quanto riguarda la gestione del coronavirus. E non solo sulla proroga dello stato d’emergenza.  Scettico anche sull’esistenza di  un valido piano di ritorno alla normalità alla fine dell’emergenza: “Io spero esista… Prima avevamo i piani contro le epidemie, avevamo i piani, i programmi… È saltato tutto. Bisogna chiedere a questo governo, ai loro responsabili, cosa intendono fare“. Poi torna su un tema che gli è caro: “Siamo già in una situazione che travalica ogni norma. Andiamo avanti a decreti su materie delicatissime. E il decreto in certi casi produce effetti che potrebbero essere rivisti dalla legge: intanto, però, si va avanti“.

Stato d’emergenza, Cacciari a “Cartabianca”: “Basta politiche draconiane”

Si va avanti in modo contraddittorio: i contagi sono calati rapidamente in Italia, c’è situazione che porta ad avere fiducia e ottimismo per il futuro. Eppure questo quadro non è compatibile con l’inasprimento delle misure attualmento in corso: “Non è possibile che vadano avanti con politiche più draconiane e restrittive in una situazione come quella attuale, queste politiche si svuoteranno in maniera fisiologica“.

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