Reggio Emilia, quindicenne violentanta dal branco: fermato un suo compagno di scuola

1 Feb 2022 15:09 - di Gabriele Alberti
Reggio Emilia

Reggio Emilia è sotto choc per lo stupro di una ragazzina di 15 anni, vittima  di una violenza sessuale di gruppo. Per lo stupro è finito ai domiciliari un compagno di classe della giovane; mentre un altro 15enne è al momento indagato. L’orrore – informano- la ‘Gazzetta di Reggio’ e ‘Il Resto del Carlino’,  risalirebbe a venerdì scorso. Un giorno maledetto. Cinque giovani, due ragazze e tre ragazzi, non sono andati a scuola a causa di uno sciopero. Si sono così riuniti  a casa di uno di loro. I giovani – secondo la ricostruzione- hanno abusato di bevande alcoliche. Verso le 15.20 la sorella della 15enne abusata ha chiamato il 112 denunciando la violenza. I carabinieri sopraggiunti hanno trovato la porta aperta, la casa vuota. Il giovane padrone di casa  impaurito sul retro del palazzo era al telefono con il padre.

Il quindicenne al cellulare: “Fra’, siamo nella me…”

La giovane è finita dunque all’ospedale, con un tasso alcolico molto alto sebbene siano passate otto ore. Le vengono riscontrati anche ‘ecchimosi bluastre’. Domenica si procede all’arresto del compagno di scuola. Al Pratello di Bologna, in udienza di convalida davanti al Tribunale dei Minorenni, il quindicenne, difeso dall’avvocato Giacomo Fornaciari, ha reso   dichiarazioni spontanee. Ha ammesso l’avvenuto atto sessuale,  specificando la Consensualità” della ragazza. Le cose non sono andate così. “Lui era steso sopra di me. Mi ha fatto male. Io ero impotente e non riuscivo a muovermi. Era un mio amico: non me lo aspettavo…”. Sarebbero queste le parole della quindicenne che ha denunciato l’abuso di violenza sessuale di gruppo. Mentre i carabinieri lo interrogavano il cellulare del ragazzo ha continuato a squillare e a ricevere messaggi: era uno degli altri due ragazzi. Gli investigatori hanno così notato uno scambio di frasi in chat, riporta la Repubblica: “Fra (fratello ndr), questa dice che è stata stuprata….”. “Fra, lasciala tornare a casa…”. “… siamo nella merda”. “Fra fai qualcosa…”.

Reggio Emilia, stupro durante una festa in casa

Per il quindicenne si ipotizza il reato di violenza sessuale, aggravato dall’avere approfittato di una minore; per di più in condizioni di debolezza fisica e psichica: lei “aveva pesantemente abusato di alcolici come vino e vodka alla pesca – si legge nella richiesta di misura cautelare – in quantità tali da compromettere la sua capacità di esprimere un valido consenso”. Nella casa di un genitore del ragazzo arrestato, a Reggio, dove si sarebbe consumato lo stupro, c’erano altri tre loro compagni di classe: un’amica e due ragazzi.  Su di loro si faranno ulteriori accertamenti: almeno due maschi – l’arrestato e un altro – sui tre presenti risultano indagati. Dalla ricostruzione dei fatti si è accertato che la sorella della ragazza alle 15.20 ha chiamato il 112: è poi piombata vicino alla casa che la 15enne le ha indicato, dopo che lei l’ha supplicata di aiutarla. In lacrime l’adolescente le ha raccontato l’episodio, fornendo nomi e cellulari e la via dell’appartamento dove si è consumata la violenza: quando i  carabinieri sono saliti primo piano non hanno trovato nessuno in casa. Hanno quindi rintracciato il ragazzo che era fuggito sul retro del palazzo.

 

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