“La Repubblica di Arlecchino”: intervista con Mario Landolfi (video) sul “virus” del regionalismo impazzito
Un viaggio nella nostra fragile identità nazionale sulle doloranti orme impresse dal coronavirus nella sanità pubblica regionale, vero simbolo dell’Italia-spezzatino. È il filo conduttore del libro di Mario Landolfi (“La Repubblica di Arlecchino – così il regionalismo ha infettato l’Italia”, 172 pagg. ed. Rubbettino – 15 euro, prefazione di Gennaro Malgieri), presentato questa mattina su Canale 9, con intervista a cura di Barbara Petrillo.
Landolfi e la denuncia del regionalismo che fa solo danni
Mario Landolfi, già parlamentare e ministro del terzo governo Berlusconi, è partito dai temi di stretta attualità, come la riforma della giustizia, per toccare gli aspetti più politici dell’assetto istituzionale, dalla riforma del Titolo V della Costituzione alle e insidiose dinamiche centrifughe e anti-unitarie sottese al progetto della cosiddetta autonomia rafforzata. Sotto accusa finisce la pretesa regionalista, anzi nordista, di contrastare il virus attraverso i propri modelli sanitari quando, al contrario, è apparsa chiarissima sin dall’inizio l’insostituibilità dell’autorità centrale. È la ragione per cui – che si trattasse di tamponi, mascherine, obblighi, divieti, sanificazione – a prevalere è stata sempre la logica del “fai da te”, che ha “penalizzato il senso di identità nazionale e anche lo spirito di solidarietà, finendo per danneggiare il Sud come forse mai accaduto nella storia recente d’Italia”.