Costringeva 2 sorelline a subire atti sessuali: l’orco è un extracomunitario “amico” di famiglia

15 Feb 2022 10:58 - di Greta Paolucci
extracomunitario

Per l’extracomunitario che per circa un anno e mezzo aveva costretto due sorelline minorenni che lo consideravano uno “zio” a subire atti sessuali la pena è diventata esecutiva. Dopo un lungo iter giudiziario, l’orco ora è in carcere. Il tribunale di Livorno aveva inflitto in primo grado una condanna a 7 anni per atti sessuali con minorenne aggravati (non avendo le vittime ancora compiuto 10 anni) e continuati. La sentenza, poi confermata in appello, ora è diventata definitiva. Così gli agenti della squadra mobile livornese hanno immediatamente rintracciato e arrestato il condannato. Che hanno quindi provveduto a scortare nel carcere le Sughere, dove l’orco sconterà la pena.

Atti sessuali su due sorelline: l’orco è un extracomunitario considerato un amico di famiglia

I fatti si riferiscono a circa 10 anni fa, quando l’uomo, un amico di famiglia dei genitori delle bambine, frequentava la casa delle vittime. In quella casa l’extracomunitario era considerato uno “zio” acquisito, una presenza costante e affidabile. Un ospite abituale gradito in quella abitazione, che godeva della fiducia dei genitori delle bambine con cui aveva instaurato un legame di amicizia. Lo straniero, diventato “di casa” si mostrava disponibile e gentile. Arrivando a guadagnarsi nel tempo sempre più spazio e credibilità, tanto da rimanere anche da solo in casa con le piccoline, affidategli dagli stessi genitori. I quali, da un lato, evidentemente si fidavano di lui. Dall’altro, essendo entrambi impegnati nelle loro attività lavorative, contavano sull’amico “affidabile” per risolvere il problema della gestione delle bimbe.

Il tribunale di Livorno condanna “lo zio” orco a 7 anni di reclusione

Invece, è proprio in quelle circostanze che l’uomo ha rivelato il pelo del lupo sotto il manto dell’agnello. Ha iniziato ad allungare le mani. A mostrarsi sempre più inquietante e pericoloso: prima sulla bambina più grande. Poi, appena la sorellina più piccola è cresciuta un pochino, anche su di lei. Un segreto inconfessabile, che ha pesato sul cuore delle piccole finché, casualmente, una donna che si occupava anche lei delle due bambine, ne diventa la depositaria. La sorellina maggiore, infatti, a un certo punto riesce a confidarsi con lei e a liberarsi di un peso troppo grande per la sua giovanissima età. Così, racconta alla donna, con atteggiamento «imbarazzato», quanto di terribile subito da lei e dalla sorellina fino a quel momento.

La pena è diventata esecutiva. Al termine della detenzione l’uomo dovrà essere espulso

La donna non ci pensa un istante: e denuncia tutto alla Polizia. Le cui indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno, hanno consentito dapprima di far applicare all’imputato la custodia cautelare in carcere. Quindi il rinvio a giudizio con il processo. La parola passa dunque al tribunale livornese che, come anticipato in apertura, in primo grado emette contro l’extracomunitario una condanna a 7 anni per atti sessuali con minorenne aggravati e continuati. Quindi la Corte d’Appello conferma il verdetto. Che ora è diventata una sentenza definitiva. Pertanto adesso, oltre alle pene accessorie, lo straniero al termine della detenzione sarà sottoposto alla misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio nazionale. Per ora, è in cella.

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