Pedofilia a Bari, adescava minori sul web. Una mamma scopre tutto: preso

15 Nov 2018 10:24 - di Paolo Sturaro
suicidi social

Gli agenti di polizia hanno arrestato un uomo di 37 anni, residente in provincia di Bari, con le accuse di adescamento di minorenni, detenzione di materiale pedopornografico e pornografia minorile. Tutto è partito dalla segnalazione di una madre di Pescara preoccupata da alcuni messaggi ricevuti su Messenger dal figlio da parte di un interlocutore anonimo che manifestava apprezzamenti ambigui. Il profilo Facebook dell’ignoto interlocutore appariva essere quello di un adulto che aveva come “amici” vari ragazzini. L’uomo, sotto le foto dei giovani, si lasciava andare a commenti espliciti. Il titolare dell’account è stato identificato: si tratta del 37enne della provincia di Bari nei confronti del quale è stata eseguita una perquisizione. Inoltre è stato sequestrato materiale informatico sottoposto ad analisi forense. A seguito dell’esame tecnico sono emersi continui tentativi di adescamento di minorenni.
La ricerca delle vittime era assolutamente casuale essendo rivolta a soggetti titolari e utilizzatori di un account su diversi social network come Facebook, Instagram, Badoo, Telegram e WhatsApp. L’uomo arrestato contattava minori di 16 anni instaurando con loro relazioni amichevoli e carpendo la loro fiducia con artifizi e lusinghe. La conversazione ben presto veniva incanalata su argomenti sessuali, seguivano appuntamenti per incontri sessuali. I poliziotti hanno riscontrato la presenza di oltre 2600 chat nelle varie applicazioni di messaggistica istantanea che sono state estrapolate, lette e analizzate nei contenuti. Le vittime identificate risultano residenti anche in altre province italiane. L’arresto è stato eseguito da personale del Compartimento Polizia Postale di Pescara, che ha condotto le indagini, con la collaborazione della Polizia Postale di Bari.

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