Contraste – Milano

15 Feb 2022 0:01 - di Redazione

Contraste
Via Giuseppe Meda, 2 –  20136 Milano
Tel. 02/49536597
Sito Internet: www.contrastemilano.it

Tipologia: ricercata
Prezzi: menù degustazione da 10 portate a 165€
Giorno di chiusura: Martedì e Mercoledì

OFFERTA

Nonostante il menù di Contraste sia, a nostro avviso, un po’ troppo statico da qualche anno a questa parte, consigliamo caldamente una visita a questo ristorante condotto dallo chef Matias Perdomo. Questa staticità è maggiormente evidenziata dalla scelta di proporre alla clientela un solo percorso degustazione composto da 10 portate (a 165 euro), nel quale molte si ripetono rispetto agli anni precedenti. Comunque, al di là di questo aspetto che per alcuni potrebbe anche non essere un limite, la cucina di Perdomo si conferma eccellente, originale, creativa, provocatoria e giocosa. Dalla famosa scatola di legno con tanto di chiave per aprire la serratura, vengono fuori i sempre buoni appetizer: la finta fragola di peperone a contenere la salsa tonnata, la crème brûlée di foie gras e fichi e la sfera di sarda in saor. A seguire una freschissima chevice di scampi, la cipolla rossa di Tropea “soffiata”, il calamaro Mirò (una sfoglia quadrata di calamaro con sopra polvere di finocchio e arancia), l’eccellente polpo, patate e salsa chorizo, presentato sotto forma di cheesecake, con uno strato di polpo traslucido sopra realizzato con l’acqua del polpo e con le ventose dello stesso, e una sfera di pastella al nero di seppia ripiena di carbonara. Si va avanti con il mosaico di ricciola con cubetti di pesce alternati ad arancia amara, noce di macadamia, nero di seppia, foie gras (il piatto meno interessante), con degli originalissimi noodles di capesante, parmigiano e brodo dashi, con un ottimo sashimi di filetto di bue con fiocchi di foie gras, con delle velleitarie “cozze cacio e pepe” che vogliono essere una variazione sia della famosa impepata di cozze che del tipico piatto romano. Sempre buoni gli gnocchi di patate burro e salvia e il famoso “donut” con il sapore della classica lasagna bolognese. Interessante l’ombrina alla brace con shiso e semi di lino, ma ancora più particolare il piatto composto da rognoni di coniglio su salsa di anguilla e sfere fredde di aceto, un gioco di consistenze e temperature dal sapore intenso e persistente. Miglior piatto della serata, tra quelli salati, è la pluma di maiale iberico con gocce di burrata e salsa ai ricci, dove la carne tenerissima era valorizzata dagli altri ingredienti. Un raviolo di zucca ripieno di gelato al burro ha preceduto il dessert: una deludente spuma di panna che copriva una quenelle di fragola (troppo fredda) e aceto alla base. Meglio concludere con l’ottima torta delle rose con gelato alla vaniglia che da sola vale in viaggio. Caffè sottoestratto e dal corpo debole.

AMBIENTE

Arredo essenziale, moderno ed elegante per l’unica sala che si apre dopo un piccolo ingresso che accoglie i clienti. D’effetto i grandi lampadari in silicone rosso e le sculture in rame sui tavoli che rappresentano vari tipi di alberi. Curata la mise en place.

SERVIZIO

Preparato, cortese e fluido nei tempi che sono sempre un po’ sostenuti.

 

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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