Addio a Maurizio Zamparini, talent scout e “mangia-allenatori”: era stato ricoverato per una peritonite
Maurizio Zamparini, ex storico patron del Palermo Calcio, è morto questa notte in una clinica in provincia di Ravenna. L’imprenditore friulano, 80 anni, era stato ricoverato a Natale a Udine per una peritonite. Poi era tornato a casa, ma le sue condizioni si sarebbero aggravate rendendo necessario un altro ricovero.
Zamparini già alla vigilia di Natale era stato ricoverato ed operato d’urgenza all’addome per una peritonite all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine dove era anche stato per alcuni giorni in terapia intensiva in seguito all’intervento chirurgico per la gravità del quadro clinico. Dopo alcuni giorni Zamparini si era ripreso al punto da permettere il ritorno a casa anche se il quadro complessivo della sua salute non era dei migliori.
Pochi mesi fa, ad ottobre dello scorso anno, Zamparini aveva vissuto un grave lutto, con la scomparsa del figlio Armando, 23 anni, stroncato da un malore e trovato morto a Londra nella sua camera d’albergo. Nella sua ultima intervista radiofonica disse: “Un uomo non dovrebbe mai assistere alla morte del proprio figlio”.
Maurizio Zamparini, dai talenti ai tagli degli allenatori
Zamparini, imprenditore legato all’edilizia e alla grande distribuzione, nel calcio ha lasciato il segno prima come patron del Venezia e poi come presidente del Palermo. Al suo nome è legata la rinascita del club rosanero: l’avventura cominciata nel 2001-2002 è stata caratterizzata dalla scalata fino alla Serie A e alla qualificazione alla Coppa Uefa prima della progressiva discesa, conclusa con il crollo del club per problemi finanziari e con l’addio di Zamparini al calcio professionistico nel 2019.