Sicilia, deturpata la Scala dei Turchi. Musumeci: «Gesto vigliacco e vergognoso. Un oltraggio»
Un «gesto vigliacco», che è «un oltraggio» a tutta la Sicilia. Il governatore Nello Musumeci ha commentato così la devastazione provocata da ignoti alla Scala dei Turchi, la meravigliosa scogliera di pietra bianca a picco sul mare a Realmonte, in provincia di Agrigento. Sulla deturpazione, scoperta stamattina e causata dal lancio di ingenti quantità di polvere da intonaco rossa, la Procura ha aperto un’inchiesta per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico.
Le indagini per scoprire chi ha deturpato la Scala dei Turchi
Le indagini sono affidate ai carabinieri, che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza, già al vaglio dei militari e dei magistrati. La Procura inoltre ha disposto esami sul materiale usato per quest’atto che è oltre il vandalismo e ha avviato le indagini sulle rivendite della zona e della provincia per cercare di risalire a chi può averne comprato una ingente quantità.
Musumeci: «Un bene di rara bellezza, un oltraggio»
«La splendida scogliera di marna bianca della Scala dei Turchi, nell’Agrigentino, attrazione per visitatori di tutto il mondo, è stata vergognosamente deturpata. Condanniamo gli autori di tale gesto vigliacco, che costituisce oltraggio non solo a un bene paesaggistico di rara bellezza, ma anche all’immagine della nostra Isola», ha scritto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci sui suoi social, augurandosi che «la magistratura possa giungere velocemente all’identificazione dei responsabili». «Il governo regionale, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico e la Protezione civile, è impegnato da qualche anno, assieme ad altre istituzioni, nella tutela e nella salvaguardia dell’integrità di questo meraviglioso angolo della Sicilia», ha quindi ricordato ancora Musumeci.
Sdegno bipartisan: «Idioti», «Criminali», «Siano severamente puniti»
Tutta la politica ha espresso sdegno per l’accaduto e l’auspicio di una rapida individuazione e sanzione dei responsabili. «Spero si individuino e puniscano immediatamente» i responsabili, ha scritto suoi social la deputata di FdI, Carolina Varchi, indicando gli autori di questa barbarie come «idioti ignoranti». Di «criminali» ha parlato l’assessore alla Cultura, Alberto Samonà, ricordando che la Scala dei Turchi è «fra i luoghi naturalistici e paesaggistici più belli della Sicilia». E, ancora, il capogruppo di Italia Viva al Comune di Palermo, Dario Chinnici, ha parlato di una grande rabbia, domandandosi «perché fare una cosa del genere» e auspicando a sua volta punizioni severe per i responsabili. Una indignazione rimbalzata sui social, con commenti tutti dello stesso tenore.
Non c’è pace per la Scala dei Turchi
Pochi mesi fa la Procura aveva chiesto al gip il decreto penale di condanna di 9.100 euro di multa nei confronti di Ferdinando Sciabbarrà, 73 anni, che ha sempre sostenuto di essere il proprietario della Scala dei Turchi. La magistratura aveva sequestrato la scogliera il 27 febbraio dello scorso anno. L’indagine aperta sulla Scala dei Turchi era per occupazione di suolo demaniale, violazioni in materia di sicurezza e tutela di beni ambientali. Contestualmente la magistratura aveva disposto la restituzione a Sciabbarrà di una parte della Scala dei Turchi, mentre un’altra parte era tornata alla Regione Siciliana secondo le risultanze della disposta perizia collegiale.