Scempio No vax sui muri del cimitero di Nembro: la scritta “i vax uccidono” oltraggia i morti di Covid

7 Gen 2022 20:55 - di Lorenza Mariani
No vax cimitero Nembro

L’ultimo scempio che oltraggia tutti i morti di Covid si registra proprio in uno dei luoghi simbolo delle vittime della pandemia: il cimitero di Nembro. Dove vandali anti-vaccino hanno imbrattato i muri che delimitano il campo santo con scritte che, al grido di «Vivi perché liberi», «Governo nazista», «Morti da vaz», e «I vax uccidono», l’integralismo anti-immunizzazione raggiunge davvero il livello più basso di offesa e di vergognosa recriminazione. Un ennesimo modo di contestare i provvedimenti sanitari e il richiamo alle vaccinazioni in contrasto alla pandemia che spinge la polemica oltre il limite dell’ammissibile. Un’azione incivile impressa a caratteri cubitali e con la vernice rossa, sui muri del cimitero di uno dei paesi in provincia di Bergamo più colpiti nella prima fase della pandemia da Covid. Sull’episodio indaga la Digos.

Scempio No vax sui muri del cimitero di Nembro: la dura condanna del sindaco

Intanto, a ricostruirlo con parole che denotano indignazione e sconcerto, è il sindaco della cittadina della Val Seriana: «I no vax estremisti hanno imbrattato con scritte deliranti il muro del nostro cimitero. Quelle scritte sono segni di oltraggio verso i nostri morti e verso Nembro. Questi vandali dimostrano così la qualità dei loro argomenti, ossia scarabocchi rancorosi, sul lenzuolo che protegge i resti dei nostri cari». Un atto spregevole su cui il primo cittadino di Nembro, Claudio Castelli, si espresso con parole di dura condanna che richiamano alla netta distinzione tra il diritto al dissenso e il vandalismo fine a se stesso. Sottolineando chiaramente: «Quelle scritte sono segni di oltraggio verso i nostri morti e verso Nembro. Il dissenso democraticamente espresso è una cosa. Il vandalismo verso i beni comuni, e in particolare verso il luogo che protegge i resti dei nostri cari, è un insulto alla società. Alle persone che ci hanno lasciato. E alle loro famiglie».

«Vivi perché liberi» e «I vax uccidono» oltraggiano i morti di Covid e le loro famiglie

Concludendo: «La comunità di Nembro con la sua forza interiore supererà questo ennesimo affronto. In questo modo queste frange estremiste si dichiarano estranee alla comunità a cui appartengono». Una comunità, fa sapere il sindaco Castelli, che oggi con una sua rappresentanza di cittadini, è venuta in Comune e ha chiesto di «intervenire volontariamente a coprire le scritte. E così è stato fatto subito: non c’è stato bisogno di ricorrere alla squadra operai o a ditte esterne. Questa è la migliore risposta». Una risposta a chi – si legge in un messaggio sul profilo Facebook del Comune – «al di là delle loro tesi assurde. E del loro ignorare i dati ormai indiscutibili sul valore dei vaccini per salvare vite, ha dimostrato mancanza di rispetto degli altri. Egoismo. Rifiuto del bene comune. Volontà di essere fuori dalla società». Ossia, conclude il messaggio comunale indirizzato ai No vax autori dello scempio: «Hanno dimostrato con questo gesto chi sono e cosa vogliono essere»...

 

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